Back ቦምበርማን Amharic بومبرمان Arabic Bomberman German Bomberman English Bomberman Spanish Bomberman French Bomberman Galician בומברמן HE बॉम्बरमैन Hindi Bomberman Hungarian
Bomberman (ボンバーマン?, Bonbāman) (traducibile come "bombarolo") è una serie di videogiochi, originaria del Giappone, che prende il nome dall'omonimo personaggio protagonista, creata dalla Hudson Soft[1][2].
Il primo gioco è nato nel 1983, conosciuto anche come Eric & the Floaters su MSX e ZX Spectrum[3], Dyna Blaster o Dynablaster in Europa[4][5], e diffusosi col NES. La serie conta decine di titoli ed è ancora attiva negli anni 2020.
Particolarmente sviluppata la componente multiplayer, punto di forza della serie, permette da 1 a 4 giocatori[6], arrivando fino a 10, per alcune versioni particolari, come in quella per Sega Saturn[7].
Per questa edizione venne commercializzato un adattatore apposito per più giocatori (multitap) a forma di testa di Bomberman[8][7].
.png)
- ^ (EN) Damien McFerran, Hudson Profile - Part 1 (RG) (PDF), su meanmachinesmag.co.uk, Retro Gamer, 2008, 68-73. URL consultato il 14 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 31 gennaio 2012).
- ^ (EN) Damien McFerran, Hudson Profile - Part 2 (RG) (PDF), su meanmachinesmag.co.uk, Retro Gamer, 2009, 44-49. URL consultato il 14 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 31 gennaio 2012).
- ^ (EN) Ryan Lambie, Games nobody talks about anymore: Eric And The Floaters, su Den of Geek, 31 gennaio 2015. URL consultato il 14 dicembre 2016.
- ^ (EN) Dyna Blaster, Bomber Man, in Amiga Action, n. 32, maggio 1992, pp. 62-63. URL consultato il 14 dicembre 2016.
- ^ Marco Ravetto, Fra l'8 e il 16 bit, in Play Gen, n. 6, Edizioni Master, giugno 2018, p. 59, ISSN 1827-6105.
- ^ (EN) The Bomberman Multitap for the SNES/Super Famicom, su Game Kun. URL consultato il 14 dicembre 2016.
- ^ a b (EN) List of Multi-Tap Compatible Sega Saturn Games, su Sega Saturn UK. URL consultato il 14 dicembre 2016.
- ^ (EN) Saturn Bomberman SBom Joycard and SBom Multitap, su Super Gaijin Ultra Gamer, 27 marzo 2012. URL consultato il 14 dicembre 2016.