Esobiologia

Gli acidi nucleici potrebbero non essere le uniche biomolecole nell'universo in grado di codificare i processi vitali.[1]

L'esobiologia è un campo prevalentemente speculativo della biologia che considera l'esistenza della vita extraterrestre. Necessariamente include anche il concetto di vita sintetica, poiché qualunque forma di vita dotata della capacità di evolversi naturalmente in modo concepibile potrebbe essere creata altrove in laboratorio usando una tecnologia futuribile. Include anche l'ipotesi di un'origine della vita sulla Terra tramite panspermia, teorizzata dal genetista premio Nobel Francis Crick e dall'astronomo Fred Hoyle. Il genetista Eugene Koonin ritiene che l'origine della vita sulla sola Terra sia così improbabile da ipotizzare che essa si debba essere manifestata su svariati infiniti universi.

Il termine deriva dall'unione della parola greca eso ("esterno") con il sostantivo biologia, ad indicare per l'appunto la specializzazione di questa branca scientifica verso forme di vita esterne alla Terra, diverse da quelle conosciute. Un sinonimo di esobiologia usato in passato è xenobiologia, sebbene quest'ultimo è un termine ora utilizzato in senso più specifico per indicare una "biologia basata su una chimica diversa", indipendentemente se di origine terrestre od extraterrestre. Poiché processi vitali basati su biochimiche alternative sono stati creati in laboratorio, la xenobiologia è considerata attualmente una scienza a pieno diritto.[2]

Simboli inseriti nella sonda Pioneer 10, con indicazioni sul nostro pianeta nel caso la sonda venga intercettata da una civiltà extraterrestre.
  1. ^ Launching the Alien Debates (part 1 of 7), in Astrobiology Magazine, NASA, 8 dicembre 2006. URL consultato il 5 maggio 2014.
  2. ^ [1] Xenobiology: A new form of life as the ultimate biosafety tool

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