KOI8-U

KOI8-U è un sistema di codifica di caratteri a 8-bit progettato per essere adoperato con l'ucraino, lingua che utilizza l'alfabeto cirillico. Il KOI8-U, il cui nome sta per Kod Obmena Informaciej, 8 bit (in russo Код Обмена Информацией, 8 бит, Codice per lo scambio di informazioni, 8 bit), è basato sul KOI8-R, sistema di codifica basato sull'originale KOI8 e progettato per l'utilizzo con il russo e con il bulgaro, di cui sostituisce otto caratteri grafici con quattro lettere ucraine nelle loro versioni maiuscola e minuscola: Ґ, Є, І e Ї.

Il KOI8 ed il CP-1251, un altro sistema di codifica di caratteri per le lingue che utilizzano l'alfabeto cirillico, sono ancora molto più utilizzati dell'ISO 8859-5, che in effetti non ha mai trovato grande utilizzo, anche se oggi, ormai, nella stragrande maggioranza degli utilizzi moderni, viene loro preferito l'Unicode.

Il KOI8 ed i sistemi da lui derivati hanno la particolarità di avere le lettere cirilliche disposte in ordine pseudo-latino piuttosto che nel comune ordine dell'alfabeto cirillico come hanno per esempio l'ISO 8859-5 e l'Unicode. Sebbene questo possa sembrare anti intuitivo, questa caratteristica risulta utile per il fatto che se l'ottavo bit viene eliminato, il testo è parzialmente leggibile utilizzando il sistema ASCII e può essere convertito in un testo in KOI7 sintatticamente corretto. Per esempio se dalla scritta in KOI8-U "Русский Текст" viene eliminato l'ottavo bit, essa diventa rUSSKIJ tEKST ("Testo russo") ed un tentativo di interpretare tale stringa con il KOI7 porta a "РУССКИЙ ТЕКСТ". Il KOI8 fu creato basandosi sul codice Morse russo (che a sua volta fu creato dal codice Morse internazionale basandosi sulle assonanze) e la connessione riguardante l'ordine delle lettere tra il codice Morse russo e quello internazionale è la stessa che esiste tra il KOI8 e l'ASCII.

Nel sistema operativo Microsoft Windows, il numero di code page assegnato al sistema KOI8-U è 21866, nei sistemi di IBM è invece il numero 1186.[1]

  1. ^ CPGID 01186 - Code page identifiers, su www-01.ibm.com, IBM. URL consultato il 16 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 18 febbraio 2017).

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