La precaria (al plurale precariae) - o precario (in latino precarium al plurale precaria) è una forma di proprietà fondiaria in cui un richiedente (beneficiario) riceve una proprietà per un determinato periodo di tempo senza alcun passaggio di proprietà[1]. Il precarium è quindi una donazione gratuita fatta su richiesta (o precarius, da cui "preghiera") può essere revocato. Il concedente può reclamare il terreno e sfrattare l'assegnatario in qualsiasi momento, e il possesso del terreno da parte dell'assegnatario è detto precarious (si usa anche la forma aggettivale e in italiano "precario"). Il precarium sorse nel tardo Impero Romano. Nel Medioevo divenne una finzione giuridica e le due parti di solito firmavano un contratto che specificava l'affitto o i servizi dovuti dal richiedente. Alcuni precari divennero infine feudi ereditari. Nel periodo merovingio divenne comune la forma femminile (in singolare precaria) ma nell'VIII secolo il termine beneficium iniziò a sostituire precarium, sebbene le istituzioni fossero praticamente identiche[2].