29. Infanterie-Division (mot.)

29. Infanterie-Division (mot.)
29. Panzergrenadier-Division
Descrizione generale
Attivasettembre 1937 - 31 gennaio 1943
11 febbraio 1943- 2 maggio 1945
NazioneBandiera della Germania Germania
ServizioHeer (Wehrmacht)
TipoDivisione di fanteria motorizzata, dal 1943 meccanizzata
Dimensione14.000 uomini
Guarnigione/QGWehrkreis IX (Erfurt e Kassel)
SoprannomeFalke Division (divisione del falco)
Battaglie/guerreOccupazione della Cecoslovacchia
Campagna di Polonia
Campagna di Francia
Operazione Barbarossa
Operazione Blu
Battaglia di Stalingrado
Operazione Anello
Sbarco in Sicilia
Campagna d'Italia
Comandanti
Degni di notaJoachim Lemelsen
Willibald von Langermann
Walter Fries
Fonti citate nel testo
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La 29. Infanterie-Division (mot.)[1] (29ª divisione fanteria motorizzata) nacque come 29. Infanterie-Division nell'ottobre 1936 per essere poi riorganizzata in divisione motorizzata nel settembre 1937. Costituita da soldati reclutati in Assia e Turingia, prese parte a tutte le campagne iniziali vittoriose della Wehrmacht, distinguendosi per spirito combattivo ed efficienza soprattutto in Francia e nell'operazione Barbarossa. Nel 1942 fu coinvolta nella Battaglia di Stalingrado e prese parte ai violentissimi combattimenti all'interno della città; dopo aver cercato di contrastare l'operazione Urano venne accerchiata insieme a tutta la 6. Armee. Dopo due mesi di drammatica resistenza nella sacca di Stalingrado, la divisione venne completamente distrutta dai sovietici nel corso dell'operazione Anello, nel gennaio 1943, insieme a tutte le altre formazioni tedesche accerchiate.

L'alto comando tedesco decise di ricostituire rapidamente la divisione trasformata in 29. Panzergrenadier-Division (29ª divisione Panzergrenadier), e la nuova formazione venne trasferita nell'estate 1943 in Italia dove rimase fino alla fine della guerra distinguendosi di nuovo durante la lunga e combattuta campagna d'Italia.

Soprannominata Falke Division ("divisione falco"), divenne una delle unità più famose ed efficienti della Wehrmacht e mantenne la sua alta reputazione fino alla fine della guerra[2].

  1. ^ Nella lingua tedesca il punto "." equivale al numero ordinale nella lingua italiana; nel caso specifico è messo al posto della "ª"
  2. ^ E. Morris, La guerra inutile, p. 55.

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