ABBA

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ABBA
Gli ABBA nel 1979; da sinistra: Benny Andersson, Anni-Frid Lyngstad, Agnetha Fältskog e Björn Ulvaeus
Paese d'origineBandiera della Svezia Svezia
GenereEuropop[1][2][3]
Periodo di attività musicale1972 – 1982
2018 – in attività
EtichettaPolar Music
Universal
Dig-It (fino al 1979) e Epic Records (Italia)
Playboy Records e Atlantic Records (Stati Uniti)
Album pubblicati22
Studio9
Live2
Raccolte13
Logo ufficiale
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Sito ufficiale

Gli ABBA sono un gruppo musicale pop svedese formatosi nel 1972.

Spesso considerati tra i gruppi musicali di maggior successo di sempre[4]; nella loro lunga carriera hanno venduto più di 150 milioni di dischi in tutto il mondo[5], con una costante vendita ogni anno[6]. Gli ABBA hanno raggiunto un successo mondiale e sono considerati tra i più celebri esponenti della musica pop internazionale.[7]

Il nome del gruppo è un acronimo formato dalle lettere iniziali dei nomi dei membri (Agnetha, Benny, Björn e Anni-Frid), e lo si trova scritto anche come Abba. Nella seconda versione del logo del gruppo, a partire dal 1976 la prima 'B' appare rovesciata (ᗅᗺᗷᗅ) su tutte le copertine dei loro dischi e sul materiale promozionale.

Il gruppo si costituì intorno al 1972 con la formazione che avrebbe sempre mantenuto: Björn Ulvaeus, Benny Andersson, Agnetha Fältskog e Anni-Frid Lyngstad (meglio conosciuta come "Frida"). Quattro anni dopo erano già all'apice della loro carriera musicale dopo aver vinto l'edizione dell'Eurofestival nel 1974 con Waterloo; da allora raggiunsero grande successo e popolarità mondiali. Al massimo della loro celebrità, entrambi i matrimoni dei componenti del gruppo (Björn con Agnetha e Benny con Frida) fallirono. Il gruppo si sciolse nel 1982 e, per più di trent'anni, nessuna riunione venne più progettata dai quattro; nel 2000 fu proposto agli ABBA di riunirsi per un tour di 100 concerti in cambio di un compenso pari a un miliardo di dollari[8][9], ma rifiutarono "per non deludere i fan"[10].

Il 15 marzo 2010 sono stati inseriti nella Rock and Roll Hall of Fame[11].

Nel 2018 annunciano il ritorno all'attività, riprendendo ad incidere due nuovi brani, di cui uno intitolato I Still Have Faith in You[12]. Il ritorno si fa attendere, anche a causa della pandemia di coronavirus, fino al 2 settembre 2021, quando finalmente vengono pubblicati due nuovi singoli (I Still Have Faith in You e Don't Shut Me Down) come anteprima di un intero nuovo album "Voyage", uscito il 5 novembre 2021, e viene annunciata una serie di concerti a Londra a partire dal maggio 2022.

Gli ABBA sono stati il primo gruppo non anglofono d'Europa a raggiungere un successo così ampio nei paesi anglofoni del mondo, come il Regno Unito, l'Irlanda, gli Stati Uniti, il Canada, l'Australia, la Nuova Zelanda e il Sudafrica. Tra i loro maggiori meriti c'è la legittimazione dell'industria musicale scandinava come fonte di successo internazionale, che ha spianato la via ad altri gruppi svedesi dei più diversi sottogeneri pop e rock come Ace of Base, Roxette, Europe, Rednex, The Cardigans, Alcazar, The Ark.

  1. ^ (EN) ABBA Songs, Albums, Records, su AllMusic.com. URL consultato il 7 agosto 2023.
  2. ^ (EN) Paul du Noyer, The Illustrated Encyclopedia of Music, Ted Smart, 2003, p. 42.
  3. ^ Marco Sgrignoli, ABBA - Gold :: Le Pietre Miliari, su OndaRock.it, 12 maggio 2013. URL consultato il 7 agosto 2023.
  4. ^ La storia degli ABBA, la band più iconica degli anni ’70 | Qube Music, su qubemusic.it, 25 febbraio 2023. URL consultato il 18 febbraio 2024.
  5. ^ (EN) Michael Idato, The way old friends do: ABBA reform, plan virtual tour and new album, su smh.com.au, 3 settembre 2021. URL consultato il 22 marzo 2024.
  6. ^ (EN) We took a chance, and could have lost a pile of... money, money, money! ABBA's Bjorn Ulvaeus reveals how the £140m gamble the band took to create their breathtaking avatar concert almost backfired spectacularly, su Daily Mail, 11 novembre 2022. URL consultato l'8 novembre 2023.
  7. ^ Radio Swiss Pop - Banca dati musicale - Band, su www.radioswisspop.ch. URL consultato il 18 febbraio 2024.
  8. ^ Gli Abba tornano assieme? 'Neanche per un miliardo di dollari!', su Rockol.it, 1º marzo 2001. URL consultato il 7 agosto 2023.
  9. ^ (EN) "Gli ABBA rifiutano un'offerta da un miliardo di dollari per riunirsi", su MTV.com. URL consultato il 2 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 9 gennaio 2010).
  10. ^ (EN) Abba sing at private reunion, su News.BBC.co.uk, 4 luglio 2003. URL consultato il 7 agosto 2023.
  11. ^ (EN) L.A. Times Archives, ABBA makes Rock and Roll Hall of Fame, su LAtimes.com, Los Angeles Times, 16 dicembre 2009. URL consultato il 7 agosto 2023.
  12. ^ Dopo 35 anni tornano gli ABBA, hanno registrato due nuove canzoni, su Repubblica.it, 27 aprile 2018. URL consultato il 7 agosto 2023.

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