Abbellimento

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Voce principale: Notazione musicale.

Un abbellimento, nella notazione musicale, è una nota o un gruppo di note, dette accessorie, di fioritura, ornamentali o ausiliarie, inseriti nella linea melodica con funzione non strutturale, ma decorativa e/o espressiva. Il termine è passato poi a designare il complesso delle note aggiunte per variare una frase musicale in forma di melisma, avendo tutti gli abbellimenti come origine comune l'imitazione della voce. Dagli "accenti" (M. Mersenne, 1637) «inflessioni o modificazioni della voce o della parola con cui si esprimono le passioni e gli affetti naturalmente o con artifizio». Le origini risultano essere molto antiche e spesso non correlate da precisa documentazione. Nel 1700 raggiunsero nella musica, specie clavicembalistica, il massimo splendore.

È per lo più indicato mediante note più piccole rispetto a quelle facenti parte di un brano o ponendo dei simboli sopra la nota reale alla quale si appoggiano. L'interpretazione degli abbellimenti presenta difficoltà di comprensione dei simboli, il cui significato può variare in relazione alle varie epoche e ai diversi autori, nonché di ordine estetico, in quanto lasciano all'esecutore un certo margine di discrezionalità.[1]

Fin dal loro uso in tempo barocco in Italia furono anche chiamati fioriture e aggraziature, in Francia agréments, in Germania ornamenti.[2]

Le principali tipologie ornamentali sono: l'acciaccatura, l'appoggiatura, il gruppetto, il mordente, il trillo, l'arpeggio, il glissando, il tremolo, la cadenza e la fioritura.[3]

  1. ^ Abbellimenti, su xoomer.virgilio.it. URL consultato il 27 giugno 2010.
  2. ^ "Lezioni di teoria musicale", Nerina Poltronieri, Edizioni Accord for Music, Roma.
  3. ^ Gli abbellimenti, su musicacolta.eu. URL consultato il 27 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 3 agosto 2009).

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