Acconciature nell'antica Roma

Il romano medio sino al V secolo a.C. non dedicava particolare cura alle acconciature e usava portare i capelli sciolti[1]: gli incompti capilli (i capelli non pettinati).

Vita quotidiana nell'antica Roma, con una matrona romana intenta a farsi acconciare i capelli da una schiava (dipinto di Juan Giménez Martín)

Quando forse nel 300 a.C. fu aperta a Roma la prima bottega di barbiere, i romani cominciarono a frequentarla per tenere a posto i capelli con un taglio semplice e corto.[2]

I rimproveri che infatti Seneca rivolgeva a «questi giovani bellimbusti con barba e capelli luccicanti d'olio, che sembravano sempre appena usciti da un salotto alla moda...» che chiedevano consigli al tonsor «su ogni singolo capello»[3] riguardavano una minoranza dei romani; la gran parte non aveva da sprecare né tempo né denaro per queste mode che venivano giudicate anche poco virili come insegnava Ovidio nella sua ars amatoria[4]

  1. ^ Hor., C. I, 12, 41
  2. ^ Varro, R.R., II, 11, 10
  3. ^ Brev.vit., 12, 3
  4. ^ Ars am., I, 505; 517

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