Acido pamoico | |
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Nome IUPAC | |
Acido 4-[(3-carbossi-2-idrossinaftalen-1-il)metil]-3-idroossinaftalene-2-carbossilico | |
Nomi alternativi | |
acido embonico | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C23H16O6 |
Massa molecolare (u) | 388,37 g/mol |
Aspetto | solido giallo |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 204-998-0 |
PubChem | 8546 e 54742459 |
SMILES | C1=CC=C2C(=C1)C=C(C(=C2CC3=C(C(=CC4=CC=CC=C43)C(=O)O)O)O)C(=O)O |
Proprietà chimico-fisiche | |
Costante di dissociazione acida (pKa) a K | 2,675 |
Solubilità in acqua | insolubile |
Coefficiente di ripartizione 1-ottanolo/acqua | 4,397 |
Temperatura di fusione | 300 °C |
Proprietà tossicologiche | |
DL50 (mg/kg) | 390 mg/Kg (ratto, intraperitoneale) |
Indicazioni di sicurezza | |
Simboli di rischio chimico | |
Frasi R | 36/37/38-48-41-37/38-20/21/22[1] |
Frasi S | 26-36-45-36/37/39-22[1] |
L'acido pamoico o acido embonico è un composto aromatico derivato dell'acido naftoico. I suoi sali ed esteri sono noti come pamoati o embonati. Può essere preparato dalla reazione dell'acido 2-idrossi-3-naftico con formaldeide. Viene spesso utilizzato per la preparazione di sali o esteri destinati all'uso terapeutico[2].
In farmacologia, la forma salina dell'acido pamoico (ione pamoato) può essere utilizzata come controione di un composto farmacologico per influenzare il tasso di dissoluzione del farmaco.[3] La presenza di più atomi di ossigeno consente un significativo legame idrogeno. I legami idrogeno facilitano la dissoluzione dei composti in acqua. I farmaci formulati in questo modo includono il cicloguanil pamoato, l'idroxizina pamoato, l'imipramina pamoato, l'olanzapina pamoato idrato, l'oxantel pamoato, il pirantel pamoato e il pirvinio pamoato.
L'acido pamoico ha attività agonista per il recettore orfano accoppiato alle proteine G GPR35 mediante il quale attiva ERK e beta-arrestin2 e provoca attività antinocicettiva.[4][5]