Acquedotto Carolino

 Bene protetto dall'UNESCO
Palazzo Reale di Caserta
con il Parco, Acquedotto di Vanvitelli
e complesso di San Leucio
 Patrimonio dell'umanità
TipoCulturali
Criterio(i) (ii) (iii) (iv)
PericoloNon in pericolo
Riconosciuto dal1997
Scheda UNESCO(EN) 18th-Century Royal Palace at Caserta
with the Park, the Aqueduct of Vanvitelli
and the San Leucio Complex

(FR) Scheda

L'acquedotto Carolino (noto anche come acquedotto di Vanvitelli) è l'acquedotto nato per alimentare il complesso di San Leucio e che fornisce anche l'apporto idrico alla Reggia di Caserta (o meglio alle "reali delizie" costituite dal parco, dal giardino inglese e dal bosco di san Silvestro), prelevando l'acqua alle falde del monte Taburno, dalle sorgenti del Fizzo, nel territorio di Airola (BN), e trasportandola lungo un tracciato che si snoda, per lo più interrato, per una lunghezza di 38 chilometri.[1] L'opera ha richiesto 16 anni di lavori e il supporto dei più stimati studiosi e matematici del regno di Napoli (primo fra tutti Luigi Vanvitelli), destando, per l'intero tempo di realizzazione, l'attenzione da parte dell'Europa intera, tanto da essere riconosciuta come una delle opere di maggiore interesse architettonico e ingegneristico del XVIII secolo.[2]

  1. ^ scheda e storia dell'acquedotto, su reggiadicaserta.beniculturali.it. URL consultato il 31 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2014).
  2. ^ (PDF) aising.it L’Acquedotto Carolino: il sistema produttivo dei mulini (PDF), su aising.it. URL consultato il 31 gennaio 2014.

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