Adobe (mattone)

Un dettaglio di muro con adobe a Bahillo, Palencia, Spagna
Ristrutturazione di un muro adobe a Chamisal, New Mexico
Shiraz, Iran, e i suoi giardini separati da muri adobe

L'adobe o adobo[1] (dall'arabo الطوب "cotto"[1]) è l'impasto di argilla, sabbia e paglia essiccata all'ombra, utilizzata da molte popolazioni in ogni epoca per costruire mattoni[2].

La città più antica ad oggi conosciuta, Çatalhöyük, in Anatolia, del VII millennio a.C., aveva case costruite in adobe. In Spagna è caratteristica delle zone secche sud-orientali.

In Italia è caratteristica in Sardegna, dove viene chiamato ladiri, e soprattutto in Sicilia, portato dalle dominazioni Cartaginesi prima e Arabe poi. È molto utilizzata anche nelle regioni semidesertiche dell'Africa e dell'America Centrale.

Particolarmente in Messico le casas de adobe sono tutt'oggi patrimonio di molte famiglie che si tramandano questa tradizione da tempo immemore. Mescolare il pasto seco (erba secca) con il fango permette di creare la giusta consistenza, grande resistenza alle intemperie ed inoltre evita che i blocchi, una volta solidificatisi, tendano a rompersi. In seguito i blocchi vengono fatti aderire tra loro con del fango per innalzare dei muri. Attualmente alcuni architetti continuano ad utilizzare muri di adobe in combinazione con il cemento, colonne e lastre di cemento a causa delle sue caratteristiche.

  1. ^ a b Carlo Battisti, Giovanni Alessio, Dizionario etimologico italiano, Firenze, Barbera, 1950-57.
  2. ^ (EN) Adobe, su merriam-webster.com, Enciclopedia online Merriam-Webster.

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