Adolfo Wildt

Wildt ritratto nel 1923

Adolfo Wildt (Milano, 1º marzo 1868Milano, 12 marzo 1931) è stato uno scultore, disegnatore e medaglista italiano, membro dell'Accademia d'Italia dal marzo 1929[1].

Considerato da numerosi studiosi di storia dell'arte artista di grande levatura, fu progressivamente oscurato nel dopoguerra, per essere rivalutato dagli anni '80[2][3].

  1. ^ Paola Cagiano de Azevedo, Elvira Gerardi (a cura di), Reale Accademia d’Italia - Inventario dell’Archivio (PDF), su Direzione generale per gli archivi, http://www.archivi.beniculturali.it (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2016).
  2. ^ Elena Pontiggia, Il maestro dimenticato.
    «Oggi pochi in Italia conoscono Wildt, che pure gli studiosi considerano uno degli scultori più significativi del nostro secolo. (…) Come tutti i veri maestri, però, Wildt non crea una scuola, ma degli artisti. Non forma degli epigoni, ma figure indipendenti. «Che ognuno sia se stesso è ciò che conta» diceva sempre. E i suoi allievi hanno saputo ascoltarlo.»
  3. ^ Paola Mola, nel 1988, individuò le ragioni dell’incomprensione nella "sostanza colta della sua arte, consumata nella quantità dei riferimenti stilistici"

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