Ahmose Nefertari | |
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Ahmose Nefertari da una rappresentazione nella tomba di Nebamon e Ipuky TT181 (Tebe). Il colore completamente nero della pelle simboleggia il suo titolo di Dea di resurrezione (il nero è il colore della terra bagnata e quindi più fertile)[1] | |
Figlia del re Principessa ereditaria[2] Regina consorte d'Egitto Grande sposa reale Unita alla Corona bianca Madre del re Divina Sposa di Amon Divina Cantrice di Amon Dea di resurrezione[3] | |
In carica | ca. 1539 a.C. - ca. 1525 a.C. |
Predecessore | Ahhotep II? (Grande sposa reale di Kamose?) |
Successore | Ahmose Meritamon (Grande sposa reale di Amenofi I) |
Altri titoli | Regina consorte d'Egitto, Reggente, Sposa del dio, Dea di resurrezione[3] |
Luogo di sepoltura | Deir el-Bahri |
Padre | Seqenenra Ta'o |
Madre | Ahhotep I |
Consorte | Ahmose I |
Figli | Amenofi I, Ahmose-Ankh, Ahmose Meritamon, Ahmose Siamon, Ahmose Sitamon |
Religione | Religione egizia |
Ahmose Nefertari (anche Ahmes Nefertari) (Tebe, 1570/1565 a.C. – ca. 1505/1500 a.C.) è stata una regina egizia della XVIII dinastia. Fu una delle donne più influenti della XVIII dinastia, e una fra le più venerate della storia egizia[3], al punto che dopo la morte divenne, con il figlio Amenofi I, oggetto di un culto speciale[5].