Al-Gama'at al-Islamiyya

La al-Jamāʿa al-Islāmiyya (Arabo الجماعـة الإسلاميـة, al-Jamāʿa al-Islāmiyya, ossia "Gruppo Islamico" talora traslitterato "all'egiziana" al-Gama'at al-Islamiyya, Jamaat al Islamiya, Al-Gamāʿa al-Islāmiyah ecc.) - è un movimento militante islamista egiziano che viene considerato terrorista dagli Stati Uniti d'America, dall'Unione europea[1] e dal governo egiziano stesso. Il gruppo - fondato da Nāgiḥ Ibrāhīm (arabo ناجح إبراهيم) - aveva come fine precipuo il rovesciamento del regime egiziano e la sua sostituzione con uno Stato islamico (strategicamente orientato verso la restaurazione di un Califfato), fortemente ispirato cioè ai valori dell'Islam, così come essi vengono interpretati dai fondamentalisti islamici.

ʿOmar ʿAbd al-Raḥmān, considerato il leader spirituale del movimento nel secondo millennio, è deceduto nel 2017 in un carcere federale USA, dove scontava la condanna all'ergastolo per il coinvolgimento nel primo attacco bomba al WTC e alle Torri Gemelle del 1993. Il gruppo è additato come il responsabile dell'uccisione del presidente egiziano Anwar al-Sādāt nel 1981 e di centinaia di civili, decine di turisti e più di 100 poliziotti egiziani in campagne terroristiche internazionali lungo tutti gli anni novanta del XX secolo. Nel 2003 il gruppo ha rinunciato ad azioni di sangue ma tre anni più tardi è stato accusato d'intrattenere strette relazioni d'alleanza con il principale gruppo terroristico islamista del mondo: al-Qāʿida.

  1. ^ (PDF) L’ex Euro (PDF) (archiviato dall'url originale il 12 novembre 2012).

From Wikipedia, the free encyclopedia · View on Wikipedia

Developed by Tubidy