Alan Friedman

Alan Friedman

Alan Friedman (New York, 30 aprile 1956) è un giornalista, conduttore televisivo, scrittore, produttore e sceneggiatore cinematografico statunitense.

Laureatosi alla New York University (NYU) a soli 20 anni, ha studiato alla London School of Economics and Political Science (LSE), e alla John Hopkins University School of Advanced International Studies (SAIS) di Washington, dove ha conseguito il Master in Relazioni Internazionale ed Economia Internazionale[1]. Esperto di economia, e geopolitica, dopo aver lavorato, ventiduenne, alla Casa Bianca, come collaboratore nell'amministrazione del Presidente Jimmy Carter in qualità di Presidential Management Intern[1], è stato giornalista dell'International Herald Tribune, presidente esecutivo della FBC Media di Londra[2], oltre che conduttore di vari programmi per Rai, SkyTG24, La7 e RTV. In Italia è stato anche editorialista de Il Corriere Della Sera ed è attualmente editorialista de La Stampa.

Friedman, nel corso della sua carriera giornalistica al giornale finanziario inglese Financial Times di Londra (durata 14 anni: dal 1979 al 1993), per cui è stato un’autorevole firma a Londra dal 1979 al 1983, quindi corrispondente dall’Italia (1983-1989), e dagli Stati Uniti (1989-1993), è stato insignito per quattro volte del British Press Award, l’equivalente britanico del Pulitzer Prize[1][3].

È l’unico giornalista americano ad avere ricevuto la Medaglia d’onore dal Parlamento italiano, nel 1997[1].

Nel corso della sua carriera giornalistica Friedman ha intervistato decine di Primi Ministri, Capi di Stato e Banchieri Centrali, tra cui personaggi di primissimo piano come Bill Clinton, Vladimir Putin e Donald Trump.[4].

Tra i suoi scoop più celebri la scoperta dello scandalo Iraq-gate, la vendita di armi a Saddam Hussein[5] grazie ai finanziamenti illeciti effettuati anche tramite la BNL, che hanno coinvolto la CIA, e il Monti-gate, la rivelazione del fatto che Mario Monti e Giorgio Napolitano discutevano della possibilità di instaurare un governo tecnico in Italia, sei mesi prima della caduta dell’allora esecutivo Berlusconi.

Come produttore televisivo, oltre ad aver prodotto programmi di approfondimento giornalistico, entertainment e infotainment per i più prestigiosi palinsesti italiani e inglesi, Friedman ha avuto un ruolo centrale nello sviluppo dei canali all news in Italia, contribuendo alla progettazione e alla creazione di Rainews24 nel 1998 e Skytg24 nel 2003.

Per il cinema ha prodotto e sceneggiato i documentari “My Way: the rise and fall of Silvio Berlusconi”, “Milano: The Inside Story of Italian Fashion” e “Giovanni da Verrazzano: Dal Rinascimento a New York City”.

  1. ^ a b c d (IT) Biografia - http://www.alanfriedman.it, in www.alanfriedman.it. URL consultato il 28 marzo 2017.
  2. ^ (IT) Alan Friedman sarà uno dei grandi protagonisti di Chronicae 2017, in Sugarpulp MAGAZINE, 6 febbraio 2017. URL consultato il 30 marzo 2017.
  3. ^ Alan Friedman, quando la BBC criticava il suo giornalismo in conflitto di interessi, su Il Fatto Quotidiano, 12 febbraio 2014. URL consultato il 30 marzo 2017.
  4. ^ https://www.thetimes.com/world/us-world/article/putin-kim-cameron-ill-talk-to-them-all-t98cks9f8 /
  5. ^ The Reagan Saddam Connection, su democracynow.org.

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