Aleksandr Nevskij (film)

Aleksandr Nevskij
La scena della carica dei cavalieri teutonici durante la battaglia del lago ghiacciato
Titolo originaleАлександр Невский
Aleksandr Nevskij
Lingua originalerusso
Paese di produzioneUnione Sovietica
Anno1938
Durata111 min
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,37:1
Genereepico, storico, drammatico
RegiaSergej Michajlovič Ėjzenštejn e Dmitrij Vasilyev - aiuto-registi Boris Ivanov, Nikolaj Maslov
SoggettoSergej Michajlovič Ėjzenštejn, Pëtr Pavlenko
SceneggiaturaSergej Michajlovič Ėjzenštejn, Pëtr Pavlenko
Casa di produzioneMosfil'm
FotografiaĖduard Tissė - aiuto operatore Sergej Uralov
MontaggioEsfir Tobak
MusicheSergej Sergeevič Prokof'ev, testi delle canzoni di Vladimir Lugoskij
ScenografiaIsaak Špinel
CostumiKonstantin Eliseev
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Aleksandr Nevskij (in russo Александр Невский?) è un film sovietico del 1938 diretto da Sergej Michajlovič Ėjzenštejn.

Il film è una ricostruzione storica e di propaganda antinazista in chiave epica. In quegli anni era in corso l'operazione restauratrice sia in sede politica sia nel campo delle arti, con la liquidazione di ogni avanguardia e introducendo i canoni del realismo socialista. Il culto della personalità di Stalin richiedeva supporti storico-culturali, e da ciò avvenne anche nel cinema il richiamo alla tradizione russa e ai valori nazionali. Il principe Nevskij è quindi l'eroe, al posto di quella massa popolare, onnipresente nei precedenti lavori di Ėjzenštejn. Al posto dell'urgenza espressiva, si va sostituendo una accresciuta ricercatezza formale.

Questo film rappresenta il ritorno di Ėjzenštejn alla regia cinematografica, dopo quasi dieci anni di lontananza dai trionfi e dalla mondanità. Ed infatti, in perfetta coerenza con l'ideologia stalinista e il realismo socialista, il film venne accolto con grande successo alla sua presentazione a Mosca il 1º dicembre 1938 (12 rulli, 3044 metri). Per questo film, nel febbraio 1939, Ėjzenštejn ricevette l'Ordine di Lenin. Il film venne rimosso dalla programmazione in seguito al patto tedesco-sovietico e poi ripresentato durante la guerra.[1]

La colonna sonora fu appositamente composta da Prokof'ev per il film su richiesta dello stesso regista.

  1. ^ Laetitia Le Guay, Sergej Prokof'ev. La vita e la musica, Milano, Auditorium edizioni, 2017

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