Alfabeto birmano

Consonanti dell'alfabeto birmano

L'alfabeto birmano ((MY) မြန်မာအက္ခရာ, pronuncia: mjəmà ʔɛʔkʰəjà) è il sistema di scrittura abugida usato per scrivere la lingua birmana, parlata in Birmania da 21 milioni persone, e le lingue karen e mon, entrambe parlate in Birmania e Thailandia con un numero di locutori di 4.200.000 persone.

L'alfabeto birmano affonda le sue origini nella scrittura brahmi, la stessa scrittura che ha dato origine agli alfabeti dell'India e ad altri alfabeti dell'Indocina, come quello tailandese. In particolare deriva probabilmente o dall'alfabeto kadamba o dall'alfabeto pallava dell'India meridionale, e attraverso la scrittura mon antica o la scrittura pyu. L'alfabeto birmano è anche usato per le lingue liturgiche di pali e sanscrito.

In tempi recenti, altri alfabeti correlati quali l'alfabeto shan e il mon moderno sono stati ristrutturati secondo gli standard dell'alfabeto birmano attualmente in uso.

Il birmano è scritto da sinistra a destra e non usa solitamente spazi tra le parole, sebbene scritture moderne contengano spazi dopo ciascuna frase per migliorare la leggibilità.

La più antica testimonianza dell'uso dell'alfabeto birmano risale all'anno 1035, sebbene un calco fatto nel XVIII secolo di un'antica iscrizione su pietra risalirebbe addirittura al 984.[1] Il birmano da un punto di vista ortografico segue una forma quadra, mentre la forma in corsivo si diffuse a partire dal XVII secolo quando la diffusione della scrittura portò a un uso più ampio delle foglie di palma e della carta piegata nota come il parabaik.[2] L'inconveniente era che una penna solitamente rompeva le foglie quando si tracciavano delle linee dritte.[2] L'alfabeto ha subito notevoli cambiamenti per adattarsi alla fonologia in evoluzione della lingua birmana.

Ci sono vari tipi di trascrizione dell'alfabeto birmano in alfabeto latino; in quest'articolo viene usato il sistema di trascrizione MLC.

  1. ^ Aung-Thwin (2005): 167–178, 197–200
  2. ^ a b Lieberman (2003): 136

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