Alfonso Maria Di Nola

«Ha studiato le religioni con rigoroso metodo scientifico, senza condizionamenti ideologici, cercando di analizzarne i diversi aspetti come fatti culturali e antropologici.[1]»

Alfonso Maria Di Nola (Napoli, 9 gennaio 1926Roma, 17 febbraio 1997) è stato un antropologo e storico delle religioni italiano. Cresciuto a Gragnano, è conosciuto per la sua opera di studioso di Storia delle religioni e di antropologia religiosa[2]. Storico delle religioni e antropologo ha insegnato nelle Università di Siena e di Roma e all'Istituto Universitario Orientale di Napoli. Dopo gli studi sugli apocrifi cristiani e sul misticismo ebraico, si è occupato di religiosità popolare (1976), di folclore italiano (1983, 1994) e della figura del diavolo (1987). Ha diretto l'Enciclopedia delle religioni (1970-76), della quale ha redatto tutte le voci sulle religioni non cristiane[3]. All'antropologia della morte e del lutto sono dedicati i lavori degli ultimi anni (1995).

È stato componente, unitamente ad altri intellettuali italiani, della presidenza del comitato promotore dell'Associazione culturale marxista fondata nel 1987[4][5].

  1. ^ Alfonso Maria Di Nola, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  2. ^ Fonte: Centro culturale Gragnano, su centroculturalegragnano.it, p. 2. URL consultato il 1º agosto 2008 (archiviato dall'url originale il 5 febbraio 2007).
  3. ^ U. Fabietti e F. Remotti (a cura di), "Di Nola, Alfonso Maria", in Dizionario di Antropologia, Bologna, Zanichelli, 1997, ISBN 88-08-09638-6.
  4. ^ Oliviero Diliberto, Fenice Rossa, Robin Edizioni, 1998, p. 10, ISBN 88-86312-06-7.
  5. ^ L'Associazione culturale marxista composta da oltre cento professori universitari italiani fu presieduta da Armando Cossutta unitamente a un comitato composto da: Ludovico Geymonat, Alfonso Maria Di Nola, Mario Alinei, Umberto Carpi, Umberto Crippa e Claudio Villi (cfr. Palmiro Togliatti, Gramsci e il Leninismo, Robin, 2000, p. 17, ISBN 88-86312-68-7.). Lo scopo dell'Associazione era quello di riprendere "l'iniziativa marxista nel mondo della cultura" (Cfr. Armando Cossutta, Una storia comunista, Milano, Rizzoli, 2004, ISBN 88-17-00430-8.).

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