Ally McBeal

Ally McBeal
Immagine tratta dalla sigla della serie
Titolo originaleAlly McBeal
PaeseStati Uniti d'America
Anno1997-2002
Formatoserie TV
Generegiudiziario, commedia drammatica
Stagioni5
Episodi112
Durata40 min (episodio)
Lingua originaleinglese
Rapporto4:3
Crediti
IdeatoreDavid E. Kelley
Interpreti e personaggi
Doppiatori e personaggi
ProduttoreDavid E. Kelley
Casa di produzione20th Century Fox
Prima visione
Prima TV originale
Dall'8 settembre 1997
Al20 maggio 2002
Rete televisivaFox
Prima TV in italiano
Dal26 aprile 2000
Al6 aprile 2005
Rete televisivaItalia 1 (ep. 1x01-1x21, st. 5)
Canale 5 (ep. 1x22-1x23, st. 2-4)

Ally McBeal è una serie televisiva statunitense creata da David E. Kelley e trasmessa dal 1997 al 2002 sulla rete Fox. In Italia, la serie è stata trasmessa alternativamente da Canale 5 e Italia 1, e in seguito anche da Sky su diversi canali: la prima stagione su Fox nel 2003 e poi tutta la serie su Fox Life dal 14 maggio 2004.

La serie narra di una giovane avvocata in carriera, Ally McBeal (interpretata da Calista Flockhart), che opera nello studio legale di Cage & Fish di Boston: all'interno di questo contesto, parallelamente alla sua attività in tribunale, si sviluppano intrecci amorosi e rivalità che interesseranno la vita di Ally fino all'ultima stagione. Nel 1999, all'apice del suo successo, ha dato vita allo spin-off Ally: episodi di 30 minuti, trasmessi nei soli Stati Uniti, in cui si faceva maggiormente luce sulla vita privata della protagonista.

La serie si sviluppa su 5 stagioni per un totale di 112 episodi, ciascuno di 40 minuti. Ha esordito l'8 settembre 1997, mentre l'ultima puntata è andata in onda per la prima volta il 20 maggio 2002 raccogliendo 10 milioni e mezzo di spettatori.

Il personaggio di Ally McBeal, caratterizzato da un'insolita frustrazione derivante dall'accumulo di fallimenti in amore e dallo stress lavorativo, viene indicato dai mass-media come simbolo del mondo delle donne in carriera, che non riescono a conciliare vita privata e lavoro[1]

Il fatto che tutto ciò che passava per la testa di Ally fosse mostrato sullo schermo (i suoi stessi pensieri sono espressi ad alta voce) e la comicità non-sense hanno contribuito in modo determinante alla popolarità della serie.

  1. ^ Time, articolo di copertina del 29 giugno 1998

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