La storia dei rapporti tra la famiglia Bassetti e l'Aloisianum di Gallarate è ancora testimoniata da Padre Caldiroli.
"Ero nato e vissuto nell'Alto Milanese, avevo studiato filosofia all'Aloisianum dal 1936 al 1938 e proprio in questi anni avevo conosciuto parecchie persone e soprattutto avevo avuto l'occasione di andare spesso a Villa Rosa (residenza della mamma e delle sorelle del signor Giannino [Bassetti, ndr]) e quindi di conoscere l'origine dell'Aloisianum. Seppi che l'idea prima della signora Rosa era di costruire una chiesa vicino alla loro villa. Ma Padre Beretta, suo confessore, suggeriva: «Signora è inutile che facciamo la chiesa se non ci sono gli uomini per dirigerla. Prima facciamo gli uomini, poi si farà la chiesa.» Così nacque l'Aloisianum, finito nel 1936, dotato di ben 120 camere e di ogni attrezzatura necessaria per il regolare funzionamento di una facoltà necessaria.
Purtroppo però nel 1948 la signora Rosa ci lasciava senza aver visto la chiesa tanto desiderata. Nel 1950 o 1951, pensando al desiderio della Mamma, rimasto ancora dopo tanti anni irrealizzato, il signor Giannino mandava un suo architetto dai superiori dell'Aloisianum a presentare un progetto per la costruzione della chiesa. Ma il padre rettore di allora sembra che non abbia compreso a fondo le intenzioni dei signori Bassetti in proposito: se si facevano promotori della costruzione, certamente intendevano farsi promotori anche dei relativi finanziamenti. Il signor Giannino, come era suo stile, di fronte alla incomprensione degli eventuali beneficiati, con molta delicatezza si ritirava. Quando poi un nuovo rettore nel 1953 iniziò la costruzione della chiesa, forse non conoscendo i precedenti, non ebbe neppure l'attenzione di avvertire i signori Bassetti, né tanto meno di chiedere la loro collaborazione. Questa era la storia e la situazione agli inizi del 1954, quando ebbi l'incarico di portare a termine un'opera ormai ferma da alcuni mesi per ragioni tecniche e soprattutto finanziarie.
Essendo tutto a mia conoscenza, ho pensato subito di informare il signor Giannino e di farlo partecipe alla realizzazione di una chiesa tanto desiderata da sua mamma. Non si aspettava altro: «Ma come, qualche tempo fa, vi ho mandato un mio architetto con un bel progetto... forse troppo bello! E i vostri superiori di allora non avevano capito niente, né del progetto, né tanto meno delle intenzioni di chi lo mandava!»
La chiesa del Sacro Cuore nel parco dell'Aloisianum, di ispirazione paleocristiana, fu progettata dall'architetto Ottavio Cabiati, sotto la cui direzione dal 1952 al 1954 si eressero le strutture murarie e si portarono a compimento le rifiniture esterne e il soffitto ligneo della navata centrale. Alla ripresa dei lavori, nel 1955, lo studio di architettura C+3S degli architetti Giuseppe Crespi, Pietro Sartorio e Enrico Spampinato, in collaborazione appunto con Padre Caldiroli, condusse a termine l'opera nei particolari artistici ma anche tecnici..."
(Estratto da: Giannino Bassetti: l'imprenditore raccontato di Roberta Garruccio e Germano Maifreda)
L'Aloisianum è l'istituto universitario di studi filosofici dei Gesuiti, già Pontificia Facoltà di Filosofia, nato a Gallarate in provincia di Varese e con sede anche a Padova. È retto dalla Compagnia di Gesù, che ha sede a Roma.
Il nome deriva da Aloisius (Luigi in latino), ed è dedicato al gesuita San Luigi Gonzaga.
In quanto Istituto Universitario, dal 1993 la Sede di Padova è affiliata alla Pontificia Università Gregoriana di Roma.
È noto nell'ambito della Chiesa Cattolica non solo per l'alto livello degli studi, ma anche perché vi studiò, presso la sede di Gallarate, il cardinale Carlo Maria Martini, già arcivescovo di Milano.
Sorse nel 1839 come seminario degli aspiranti gesuiti, dedicato a San Luigi Gonzaga. Dopo varie peregrinazioni per l'Italia, grazie alla generosa donazione della contessa Rosa Piantanida Bassetti Ottolini (della famiglia proprietaria delle Manifatture Bassetti, industriali gallaratesi del tessile), poté stabilirsi in Gallarate nel 1936, su una lunga costa morenica nell'elegante quartiere residenziale Ronchi, in quella che era stata parte della proprietà Bassetti.
A partire dal 1937 all'Aloisianum fu riconosciuta la facoltà di conferire i gradi accademici in Filosofia.