«Indi a suon tetro le ferrate corde / ognor n'attempro e spettri canto, e tombe
d'ossa ricolme, e d'atra tabe lorde; / perché mai non avvien, che alto o non rombe
d'empia sorte il flagel sulla mia testa, / o a percotermi rapido non piombe.»
Ambrogio Viale, detto il Solitario delle Alpi (Cervo, 3 dicembre 1769 – Cervo, 4 febbraio 1805), è stato un poeta e politico italiano, esponente della poesia cimiteriale e del preromanticismo[1].