Amedeo Modigliani

«La vita è un dono, dei pochi ai molti, di coloro che sanno e che hanno a coloro che non sanno e che non hanno.»

Amedeo Modigliani in un ritratto fotografico del 1918

Amedeo Clemente Modigliani, noto anche con i soprannomi di Modì[1] e Dedo[2] (Livorno, 12 luglio 1884Parigi, 24 gennaio 1920), è stato un pittore e scultore italiano, celebre per i suoi sensuali nudi femminili e per i ritratti caratterizzati da volti stilizzati, colli affusolati e gli sguardi spesso assenti.

Si formò in Italia sostanzialmente da autodidatta, andando dalla Toscana a Venezia e passando per il Mezzogiorno, fino a quando non giunse a Parigi nel 1906. La città francese era all'epoca la capitale europea delle avanguardie artistiche e in Francia egli entrò in contatto con personaggi come Pablo Picasso, Maurice Utrillo, Max Jacob, Jacques Lipchitz, Chaïm Soutine e altri. A Parigi frequentò anche importanti scrittori e poeti, come - ad esempio - Giuseppe Ungaretti[3]. In Francia conobbe anche la giovane pittrice Jeanne Hébuterne, destinata a divenire sua compagna di vita oltre che musa.

Nel 1909 iniziò ad avvicinarsi alla scultura ma, sebbene fosse la sua reale aspirazione artistica, dovette abbandonarla ben presto nel 1914 a causa delle precarie condizioni fisiche; da allora si dedicò solamente alla pittura producendo una notevole quantità di dipinti dai quali, tuttavia, non ricavò alcuna ricchezza e che durante la sua breve esistenza non vennero per nulla presi in considerazione perché giudicati troppo osceni e scandalosi, riducendolo praticamente alla miseria più totale.

Artista bohémien, Modigliani non disdegnò certo il bere e l'uso di altre sostanze nocive compromettendo la sua instabile salute fisica già minata dalla tubercolosi, che infatti lo portò alla morte all'età di soli trentacinque anni. È sepolto nel cimitero parigino di Père-Lachaise insieme con la sua compagna Jeanne, la quale, incinta di otto mesi del loro secondo figlio, si suicidò due giorni dopo la sua morte.

  1. ^ Il soprannome Modì, affibbiatogli in Francia, è l'italianizzazione del vocabolo francese maudit, traducibile in "maledetto", che per assonanza è identico alle prime quattro lettere che compongono il suo cognome.
  2. ^ Chiamato così dalla sua famiglia e dai suoi amici più intimi, è il diminutivo toscano del nome "Amedeo".
  3. ^ Modigliani e Ungaretti si conobbero all'inizio del 1913 ma ebbero modo di frequentarsi con una certa regolarità solo nel 1919, quando entrambi presero l'abitudine di consumare i pasti presso la trattoria gestita dalla signora Rosalia in rue Campagne première (F. Livi, Dal Boulevard Raspail alla Closerie des Lilas. Ungaretti tra Papini e Apollinaire, in Atti del Convegno internazionale di studi di Roma, a cura di A. Zingone, ESI, Napoli 1995; C. Auria, La vita nascosta di Giuseppe Ungaretti, Le Monnier, Firenze 2019, pp. 107-108).

From Wikipedia, the free encyclopedia · View on Wikipedia

Developed by Tubidy