Anagrafe degli italiani residenti all'estero

L'Anagrafe degli italiani residenti all'estero (meglio nota con l'acronimo AIRE) è il registro dei cittadini italiani che risiedono all'estero. Fu istituita con la Legge 470 del 27 ottobre 1988.[1] L'AIRE è confluita, insieme a tutti i dati presenti nelle Anagrafi comunali d'Italia, nell'Anagrafe nazionale della popolazione residente, gestita in modo centralizzato dal Ministero dell'interno.

L'iscrizione all'AIRE permette ai cittadini italiani di esercitare alcuni diritti di cittadinanza al di fuori dell'Italia, ed usufruire di una serie di servizi forniti dalle diverse sede consolari presenti negli stati esteri[2], fra cui:

  • Votare per le elezioni politiche e referendum per corrispondenza nel Paese di residenza straniero, e per l'elezione dei rappresentanti italiani al Parlamento europeo nei seggi istituiti dalla rete diplomatico-consolare nei Paesi appartenenti all'Unione Europea
  • Beneficiare dei Servizi anagrafici e di Stato Civile (rilascio o rinnovo di documenti di identità e di viaggio, nonché altre certificazioni)
  1. ^ Istituzione dell'Anagrafe (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2014). –  Legge 27 ottobre 1988, n.470, “Anagrafe e censimento degli italiani all'estero”, su interno.gov.it. URL consultato l'8 marzo 2014 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2014).
  2. ^ Cos'è l'AIRE, su sportellotelematicovibovalentia.it, 20 maggio 2023.

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