Anita Mui

Anita Mui
NazionalitàBandiera di Hong Kong Hong Kong
GenereCantopop
Periodo di attività musicale1982 – 2003
EtichettaCapital Artists (1982–2002)
Music Nation Group (2002–2004)
Album pubblicati40

«Mi domando quante persone si ricorderanno di me dopo che me ne sarò andata per sempre. La mia speranza è che quando guarderanno alle stelle in cielo, le persone pensino al mio nome.»

Anita Mui, (梅艷芳 in cinese tradizionale), 梅艳芳 in caratteri cinesi semplificati, Méi Yànfāng in Pinyin) (Hong Kong, 10 ottobre 1963Hong Kong, 30 dicembre 2003), è stata una cantante e attrice cinese.

Nei suoi primi anni di attività fu una delle principali contributrici alla scena musicale cantopop, di cui è considerata una diva.[2] Durante una serie di concerti a Hammersmith, a Londra, venne definita la "Madonna asiatica",[3] appellativo conservato per tutta la sua carriera e usato sia dai media occidentali che orientali.[4][5] Negli anni ottanta lo stile musicale gangtai venne rivoluzionato dai balli scatenati di Mui e dall'esibizione della sua femminilità.[6] Era famosa per i suoi costumi oltraggiosi e le sue potenti performance in combinazione con canzoni in contralto, rare in cantanti femminili.[1] Popolare non solo a Hong Kong, ma anche in molte nazioni asiatiche come Taiwan, Cina continentale, Singapore e Malaysia, rimase alla ribalta per quasi vent'anni nell'industria dello spettacolo di Hong Kong, dove spesso le star scompaiono rapidamente dopo un breve periodo di notorietà. Nel 2003 la sua carriera venne arrestata dalla diagnosi di un cancro cervicale, e la cantante morì a 40 anni.[2][4]

  1. ^ a b Farewell to Hong Kong's Sour Beauty, su time.com, Time Magazine, 4 gennaio 2004. URL consultato il 12 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 13 marzo 2012).
  2. ^ a b (EN) Diana Lee, Anita Mui's Mom loses court fight over $100m estate, su thestandard.com.hk, Standard HK, 17 giugno 2008. URL consultato l'11 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 22 maggio 2011).
  3. ^ Anita Mui, in The Telegraph, 22 gennaio 2004. URL consultato l'11 marzo 2012.
  4. ^ a b The legend of Anita Mui: Shining star's lonely life, in People's Daily Online. URL consultato il 12 marzo 2012.
  5. ^ Mary Nersessian, Anita Mui, 40: Singer called Chinese Madonna, in thestar.com, 30 dicembre 2003. URL consultato il 12 marzo 2012.
  6. ^ Nimrod Baranovitch, China's new voices: popular music, ethnicity, gender, and politics, 1978-1997, città, University of California press, 2003, pp. 164, ISBN 0520234502.

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