Antonio Pappalardo

Antonio Pappalardo
Antonio Pappalardo in un'intervista del 2017

Sottosegretario di Stato al Ministero delle finanze
Durata mandato29 aprile 1993 –
22 maggio 1993
ContitolareStefano De Luca
Riccardo Triglia
Capo del governoCarlo Azeglio Ciampi
PredecessoreGiorgio Carta
Stefano De Luca
Giuseppe Pisicchio
SuccessorePaolo Bruno

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato23 aprile 1992 –
14 aprile 1994
LegislaturaXI
Gruppo
parlamentare
PSDI
Gruppo misto
CoalizioneQuadripartito
CircoscrizioneRoma
Incarichi parlamentari
  • Sottosegretario alle Finanze
  • Vicepresidente commissione parlamentare Difesa
  • Membro della commissione Terrorismo e stragi
  • Membro della commissione Finanze
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoGilet Arancioni (dal 2019)
Italia Libera (dal 2020)
Fronte di Liberazione Nazionale (dal 2022)
In precedenza:
PSDI (1992-1993)
SD (1993)
AN (1994)
PE (2001)
NP (2001)
LAM (2001)
PS (2007)
MpA (2008)
MM (2011)
MLI (2016-2019)
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
UniversitàUniversità degli Studi di Padova
ProfessioneEx militare, politico
Antonio Pappalardo
NascitaPalermo, 25 giugno 1946
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armata Arma dei Carabinieri
Anni di servizio1964–2006
GradoGenerale di brigata
Comandante di2º Reggimento carabinieri
Gruppo provinciale carabinieri Roma 3
DecorazioniCavaliere dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana
Studi militariAccademia militare
Scuola ufficiali carabinieri
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Antonio Pappalardo (Palermo, 25 giugno 1946) è un generale e politico italiano. Congedato nel 2006 dall'Arma dei Carabinieri con il grado di generale di brigata,[1] è stato presidente del COCER della stessa forza armata dal 1988 al 1991. A settembre 2021 il Ministero della difesa ha emesso nei confronti di Pappalardo un provvedimento di perdita del grado di generale di brigata per motivi disciplinari;[2][3] contro tale decisione lo stesso ha annunciato di aver presentato un ricorso al Consiglio di Stato, e nel gennaio 2022 tale provvedimento sarebbe stato sospeso.[4][5]

Tra il 1992 e il 1994 è stato deputato della XI legislatura e, per pochi giorni, sottosegretario alle Finanze nel governo Ciampi.[6] Dal 2016 al 2019 Pappalardo ha presieduto il Comitato dei 12 Saggi fondatori del partito Movimento Liberazione Italia[7] ed è stato altresì tra i fondatori, nel 2019, dei Gilet Arancioni,[8] movimento politico che nel 2020 è confluito nel Movimento Italia Libera.[9][10] Il 9 gennaio 2022 i Gilet Arancioni, unitamente ad altri movimenti, sono confluiti in un "nuovo soggetto politico" denominato Fronte di Liberazione Nazionale, di cui Pappalardo viene eletto presidente nazionale.[11][12]

  1. ^ Il generale sempre in piazza, chi è Pappalardo, su Adnkronos. URL consultato il 30 aprile 2020.
  2. ^ L’Arma dei Carabinieri toglie i gradi all’ex generale Pappalardo: condotte lesive del prestigio delle forze armate, su ilfattoquotidiano.it. URL consultato il 27 settembre 2021.
  3. ^ Sky TG24, L'ex generale dei carabinieri Antonio Pappalardo è stato degradato, su tg24.sky.it. URL consultato il 9 ottobre 2021.
  4. ^ Antonio Pappalardo dice che da oggi dobbiamo tornare a chiamarlo "generale" | VIDEO, su nextQuotidiano, 1º febbraio 2022. URL consultato il 15 febbraio 2022.
  5. ^ L’annuncio di Antonio Pappalardo: “Da oggi dovete chiamarmi 'generale', mi hanno ridato il grado”, su Il Fatto Quotidiano, 31 gennaio 2022. URL consultato il 14 febbraio 2022.
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  8. ^ Gilet Arancioni
  9. ^ Movimento Italia Libera
  10. ^ I fascisti di Forza Nuova, Gilet arancioni e no mask insieme con 'Italia Libera', su Globalist. URL consultato l'8 gennaio 2021.
  11. ^ Atto costitutivo Assemblea Costituente, su app.kartra.com.
  12. ^ Fronte di liberazione popolare "Noi siamo la vera destra", su La Nazione, 1644485631373. URL consultato il 16 febbraio 2022.

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