Apollo 13 | |||||
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Emblema missione | |||||
Dati della missione | |||||
Operatore | NASA | ||||
NSSDC ID | 1970-029A | ||||
SCN | 04371 | ||||
Nome veicolo | Apollo 13 Command and Service Module e Aquarius | ||||
Modulo di comando | CM-109 | ||||
Modulo di servizio | SM-109 | ||||
Modulo lunare | LM-7 | ||||
Vettore | Saturn V SA-508 | ||||
Codice chiamata | modulo comando: Odyssey modulo lunare: Aquarius | ||||
Lancio | 11 aprile 1970 19:13:00 UTC | ||||
Luogo lancio | John F. Kennedy Space Center | ||||
Allunaggio | annullato causa esplosione fuoribordo | ||||
Ammaraggio | 17 aprile 1970 18:07:41 UTC Oceano Pacifico 21°38′S 165°22′W | ||||
Sito ammaraggio | Oceano Pacifico | ||||
Nave da recupero | USS Iwo Jima | ||||
Durata | 5 giorni, 22 ore, 54 minuti e 41 secondi | ||||
Proprietà del veicolo spaziale | |||||
Costruttore | North American Aviation e Grumman | ||||
Parametri orbitali | |||||
Numero orbite lunari | nessuna, fly-by lunare il 15 aprile 1970 00:21:00 UTC | ||||
Equipaggio | |||||
Numero | 3 | ||||
Membri | Jim Lovell Jack Swigert Fred Haise | ||||
Da sinistra a destra: Lovell, Swigert e Haise, 29 Aprile 1970. | |||||
Programma Apollo | |||||
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Apollo 13 fu la settima missione con equipaggio del programma spaziale Apollo della statunitense NASA. La navicella fu lanciata dal Kennedy Space Center l'11 aprile 1970 alle ore 13:13 CST dal Kennedy Space Center (Pad 39). La missione era comandata da Jim Lovell, con Jack Swigert pilota del modulo di comando (CM) e Fred Haise nel ruolo di pilota del modulo lunare (LM). Swigert aveva sostituito all'ultimo momento Ken Mattingly, che era stato escluso dalla missione dopo essere stato esposto alla rosolia.
Doveva essere il terzo volo del programma Apollo a sbarcare sulla Luna, dopo quelle di Apollo 11 e Apollo 12, ma l'obiettivo dovette essere annullato a seguito di un incidente. Durante una normale procedura di rimescolamento di un serbatoio di ossigeno del modulo di servizio si verificò un incendio dell'isolamento di alcuni cavi elettrici che a sua volta provocò un'esplosione dello stesso serbatoio. L'esplosione danneggiò molti equipaggiamenti della navetta, riducendo notevolmente la disponibilità di energia elettrica e mettendo in crisi il sistema di supporto vitale. Con il modulo di servizio seriamente danneggiato dall'esplosione, i tre astronauti furono costretti a trasferirsi nel modulo lunare (LM), "Aquarius", utilizzandolo come "scialuppa di salvataggio" per il ritorno anziché come mezzo per atterrare sulla Luna. Sebbene il modulo lunare fosse progettato per supportare solo due uomini sulla superficie lunare per due giorni, il centro di controllo missione a Houston, improvvisò nuove procedure affinché potesse sostenere tre uomini per i quattro giorni necessari per circumnavigare la Luna e rientrare a Terra sfruttando una traiettoria di rientro libero. L'equipaggio dovette affrontare grandi difficoltà a causa della limitata energia, di una cabina fredda e umida e della scarsità di acqua potabile. Fu necessario anche adattare urgentemente i filtri del sistema di assorbimento della CO₂ del modulo di comando in modo che funzionassero in quello lunare. Il pericolo occorso dagli astronauti riaccese brevemente l'interesse del pubblico per il programma Apollo; decine di milioni di persone seguirono in televisione l'ammaraggio nell'Oceano Pacifico meridionale il 17 aprile. Durante il rientro in atmosfera il blackout radio durò per 86 secondi più del previsto, uno dei blackout radio più lunghi del programma Apollo Nonostante l'incidente e l'annullamento dell'allunaggio previsto, la missione Apollo 13 ha dimostrato la capacità del programma di affrontare situazioni di crisi imprevedibili, portando in salvo tutto l'equipaggio.
Una commissione investigativa successiva alla missione, individuò diversi errori commessi nei test precedenti al volo relativi al serbatoio di ossigeno e di criticità nella loro progettazione, come la presenza di teflon al loro interno. La commissione raccomandò alcune modifiche, tra cui la riduzione al minimo dell'uso di materiali potenzialmente combustibili all'interno del serbatoio, cosa che venne fatta già dalla missione successiva di Apollo 14. La storia di Apollo 13 è stata raccontata dai media più volte, in particolare nel film del 1995 Apollo 13 basato sul libro Lost Moon pubblicato nel 1994 e di cui Lovell fu uno degli autori – e in un episodio della miniserie del 1998 From the Earth to the Moon.