Apollo 6

Apollo 6
Dati della missione
OperatoreNASA
NSSDC ID1968-025A
SCN03170
Nome veicolomodulo di comando e servizio Apollo e Apollo 6 Lunar Module test article
Modulo di comandoCM-020
Modulo di servizioSM-014
Modulo lunarefittizio (LTA-2R)
VettoreSaturn V SA-502
Lancio4 aprile 1968
12:00:01 UTC
Luogo lancioRampa 39A
Ammaraggio4 aprile 1968
21:57:21 UTC
Sito atterraggioOceano Pacifico (27°40′N 157°55′W)
Nave da recuperoUSS Okinawa
Durata9 ore, 57 minuti e 20 secondi
Proprietà del veicolo spaziale
Massa36.932 kg
CSM 25,138 kg
LTA 11,794 kg
Peso al lancio36 929 kg
CostruttoreRockwell International
Parametri orbitali
Orbitaorbita altamente ellittica
Numero orbite3
Apoapside22533 km
Periapside32 km
Apogeo22 533 km
Perigeo32 km
Periodo389.3 min
Inclinazione32,6°
Distanza percorsa~144.000 km (~90.000 mi)
Programma Apollo
Missione precedenteMissione successiva
Apollo 5 Apollo 7

L'Apollo 6, nota anche come AS-502, è stata una missione spaziale, terzo e ultimo volo senza equipaggio parte del Programma Apollo degli Stati Uniti e il secondo test del razzo vettore Saturno V. Il suo successo servì a qualificare il razzo per essere utilizzato nelle future missioni con equipaggio come accadde per la prima volta nella missione Apollo 8 nel dicembre 1968.

L'Apollo 6 aveva come obiettivo principale dimostrare la capacità del terzo stadio del Saturno V, l'S-IVB, di spingere se stesso e la navicella spaziale Apollo a distanze compatibili con il viaggio verso la Luna. I suoi componenti iniziarono ad arrivare al Kennedy Space Center all'inizio del 1967 mentre i test procedettero lentamente, spesso ritardati da quelli dedicati alla missione Apollo 4. Una volta che quella missione, anch'essa priva di equipaggio, poté essere lanciata nel novembre 1967, i preparativi per Apollo 6 poterono proseguire più velocemente tuttavia ulteriori ritardi fecero posticipare il volo da marzo ad aprile 1968.

Il piano di volo prevedeva l'effettuazione, una volta raggiunta l'orbita, di un'accensione (la manovra di inserzione translunare) per immettere il veicolo spaziale in una traiettoria di trasferimento verso la Luna con una successiva interruzione del volo con rientro diretto da effettuarsi mediante accensione del motore principale del modulo di comando e servizio; era previsto che il tempo totale della missione sarebbe stato di circa 10 ore. Invece, un fenomeno noto come oscillazione pogo, accaduto nella fase di decollo, danneggiò alcuni componenti dei motori Rocketdyne J-2 del secondo e terzo stadio, provocando lo spegnimento anticipato di due motori del secondo stadio. Il sistema di guida di bordo del veicolo fu in grado di compensare il problema prolungando l'accensione del secondo e il terzo stadio, sebbene l'orbita di parcheggio risultante si dimostrò più ellittica rispetto a quanto previsto. Inoltre, il motore danneggiato del terzo stadio non riuscì a riavviarsi per l'iniezione translunare. I controllori di volo scelsero, quindi, di ripetere il profilo di missione intrapreso nel precedente test dell'Apollo 4, ottenendo un'orbita alta e un ritorno ad alta velocità. Nonostante i guasti riscontrati, il volo instillò nella NASA abbastanza fiducia affinché ritenesse possibile utilizzare il Saturno V per le missioni con equipaggio e la programmazione di un potenziale terzo volo senza equipaggio venne cancellata.


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