Arancia meccanica

Disambiguazione – Se stai cercando il romanzo del 1962 scritto da Anthony Burgess, vedi Arancia meccanica (romanzo).
Arancia meccanica
Alex insieme ai suoi drughi in una scena del film
Titolo originaleA Clockwork Orange
Lingua originaleinglese, nadsat
Paese di produzioneStati Uniti d'America, Regno Unito
Anno1971
Durata136 min
Rapporto1,37:1 (negativo)
1,66:1 (cinema europei e Blu-ray)
1,33:1 (home video)
Generefantascienza, drammatico, grottesco
RegiaStanley Kubrick
SoggettoAnthony Burgess (romanzo)
SceneggiaturaStanley Kubrick
ProduttoreStanley Kubrick
Produttore esecutivoMax L. Raab, Si Litvinoff
Casa di produzioneWarner Bros.
Distribuzione in italianoWarner Bros.
FotografiaJohn Alcott
MontaggioBill Butler
Effetti specialiSandy DellaMarie, Mark Freund
MusicheWalter Carlos, AA.VV.
ScenografiaJohn Barry
CostumiMilena Canonero
TruccoFred Williamson, George Partleton, Barbara Daly
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
Logo ufficiale del film

Arancia meccanica (A Clockwork Orange) è un film del 1971 scritto, prodotto e diretto da Stanley Kubrick.

Tratto dall'omonimo romanzo distopico scritto da Anthony Burgess nel 1962, la pellicola prefigura, appoggiandosi a uno stile sociologico e politico, una società votata a un'esasperata violenza, soprattutto nei giovani, e a un sistematico condizionamento del pensiero.

Forte di quattro candidature agli Oscar del 1972 come miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura non originale e miglior montaggio, e presentato lo stesso anno alla Mostra di Venezia, il film ottenne un buon successo di pubblico oltre a un grande impatto culturale.[1] Decisivo per la riuscita del film fu anche l'apporto di Malcolm McDowell, che interpretò il capo-drugo Alex, pronto e disponibile a tutto, al punto che s'incrinò una costola e subì l'abrasione delle cornee durante le riprese del film.[2]

Quando fu distribuita sul circuito cinematografico, all'inizio degli anni settanta, la pellicola destò scalpore, generando una schiera di ammiratori pronti a gridare al capolavoro ma anche una forte corrente di parere contrario, per il taglio originale e visionario adottato nella narrazione, che faceva ricorso in maniera iperrealistica a scene di violenza.

Nel 1998 l'American Film Institute l'ha inserito al quarantaseiesimo posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi,[3] mentre dieci anni dopo, nella lista aggiornata, è sceso al settantesimo posto.[4] Nel 1999, compare nella classifica BFI 100 stilata dal British Film Institute all'81º posto.[5] Nel 2020 è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.[6]

  1. ^ Francesco Prisco, Arancia meccanica festeggia i quarant'anni con una speciale edizione blue ray, su st.ilsole24ore.com, Il Sole 24 Ore, 30 maggio 2011. URL consultato il 1º dicembre 2021.
  2. ^ 5 cose che (forse) non sapevate di 'Arancia Meccanica', su Rolling Stone Italia, 19 dicembre 2017. URL consultato il 18 febbraio 2020.
  3. ^ (EN) AFI's 100 Years... 100 Movies, su afi.com, American Film Institute. URL consultato il 12 ottobre 2014.
  4. ^ (EN) AFI's 100 Years... 100 Movies - 10th Anniversary Edition, su afi.com, American Film Institute. URL consultato il 12 ottobre 2014.
  5. ^ (EN) The BFI 100. A selection of the favourite British films of the 20th century, su bfi.org.uk, British Film Institute. URL consultato il 1º luglio 2008 (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2008).
  6. ^ loc.gov, https://www.loc.gov/programs/national-film-preservation-board/film-registry/complete-national-film-registry-listing/.

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