Armando Picchi

Armando Picchi
Picchi all'Inter nel 1965
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
Altezza171 cm
Peso71 kg
Calcio
RuoloAllenatore (ex difensore)
Termine carriera1969 - giocatore
14 febbraio 1971 - allenatore
Carriera
Giovanili
19??-19?? San Frediano
1949-1954Livorno
Squadre di club1
1954-1959Livorno99 (5)
1959-1960SPAL27 (1)
1960-1967Inter205 (1)[1]
1967-1969Varese46 (0)
Nazionale
1964-1968Bandiera dell'Italia Italia12 (0)
Carriera da allenatore
1968-1969Varese
1969-1970Livorno
1970-1971Juventus
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

«Spalle larghe [...], muscoli definiti, come se il fisico fosse la rappresentazione perfetta del carattere. Le spalle larghe, Picchi le aveva, era uno senza paura. Libero davvero, nel nome dell'Inter.»

Armando Picchi (Livorno, 20 giugno 1935Sanremo, 26 maggio 1971) è stato un allenatore di calcio e calciatore italiano, di ruolo difensore. È considerato uno dei migliori liberi nella storia del calcio italiano.[3]

Ha iniziato la sua carriera tra le file del Livorno, dov'è rimasto per cinque anni (dal 1954 al 1959) affermandosi come terzino destro, prima di trasferirsi alla SPAL. Nel 1960 è approdato all'Inter, dove ha iniziato a ricoprire il ruolo di libero, militandovi fino al 1967 collezionando in totale 257 presenze e 2 reti; da capitano (succedendo a Bruno Bolchi nel 1962) ha conquistato tre campionati italiani nonché due Coppe dei Campioni e altrettante Coppe Intercontinentali. Ha concluso la sua carriera nel 1969 giocando per il Varese. Meno fortunata l'esperienza con la nazionale, con la quale ha esordito nel 1964 senza tuttavia prendere parte a una rassegna mondiale o continentale.

Da tecnico ha guidato dapprima il Varese (nella doppia veste di allenatore e giocatore) e poi, una volta terminata definitivamente l'attività agonistica, il Livorno. Nel 1970 è chiamato dalla Juventus, che ha guidato con buoni risultati fino alla prematura morte, avvenuta nel 1971.

Nel 2022 è stato introdotto nella Hall of Fame del calcio italiano.[4]

  1. ^ 206 (1) includendo nel computo lo spareggio del campionato 1963-64.
  2. ^ Moratti ricorda Picchi "Era il perno dell'Inter", su inter.it, 13 giugno 2014. URL consultato il 27 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 21 luglio 2015).
  3. ^ Mario Sconcerti, Il volo di Bonucci e la classifica degli 8 migliori difensori italiani di sempre, su corriere.it, 23 novembre 2016.
  4. ^ Hall of Fame: Nesta, Rummenigge, Conte, Rocchi, Cabrini e Bonansea tra le stelle della decima edizione, su figc.it, 3 febbraio 2022. URL consultato il 5 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2022).

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