Armata del Kwantung

Armata del Kwantung
Kantōgun
Soldati dell'Armata del Kwantung durante gli scontri di Khalkhin Gol
Descrizione generale
Attivaaprile 1906–agosto 1945
NazioneBandiera del Giappone Impero giapponese
ServizioEsercito imperiale giapponese
TipoGruppo d'armate
Dimensione~300.000 uomini (1940)
~763.000 uomini (1941)
~713.000 uomini (1945)
Quartier generaleChangchun
SoprannomeToku (德兵團?, Toku heidan) ("speciale")
Battaglie/guerreInvasione giapponese della Manciuria
Seconda guerra sino-giapponese
Guerre di confine sovietico-giapponesi
Seconda guerra mondiale
Comandanti
Degni di notaNobuyoshi Mutō
Shigeru Honjō
Jirō Minami
Kenkichi Ueda
Yoshijirō Umezu
Otozō Yamada
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L'armata del Kwantung (in giapponese: 関東軍?, Kantōgun; in cinese 關東T, 关东军S, GuāndōngjūnP, Kwan-tung chünW; in coreano 관동군?, Gwandong-gunLR) fu un grande gruppo d'armate dell'Esercito imperiale giapponese creato all'inizio del XX secolo come forza a protezione della Ferrovia della Manciuria meridionale e delle relative aree in concessione.

Diventò il più grande e prestigioso comando all'interno dell'esercito e ne fecero parte numerosi esponenti di spicco della casta politico-militare giapponese; per tale motivo l'armata divenne negli anni trenta un polo alternativo di potere rispetto al governo centrale. Prova di ciò fu la creazione dello Stato del Manciukuò, avvenuta indipendentemente dalla volontà del governo nipponico (che riconobbe il nuovo Stato dopo sei mesi dalla sua fondazione) e la successiva invasione della Cina (seconda guerra sino-giapponese).

Durante la seconda guerra mondiale l'armata del Kwantung rimase inattiva sul confine con l'Unione Sovietica anche se nel 1941 e nel 1942 vennero studiati possibili piani di invasione dell'Estremo Oriente sovietico per sfruttare la situazione creata dall'inizio della guerra sul fronte orientale. In conseguenza dell'andamento negativo per il Giappone della campagna del Pacifico contro gli Alleati, l'armata del Kwantung venne progressivamente indebolita anche se nell'agosto 1945 era costituita ancora da 31 divisioni di fanteria e 12 brigate autonome. Il 9 agosto 1945 l'Armata Rossa, che aveva raggruppato un formidabile schieramento di truppe e mezzi corazzati sul confine del Manciukuò, passò all'attacco con 80 divisioni e quattro corpi meccanizzati sbaragliando in breve tempo l'armata del Kwantung che si arrese il 19 agosto 1945; i sovietici catturarono 609 000 prigionieri nipponici[1].

  1. ^ D. Glantz/J. House, La Grande guerra patriottica dell'Armata Rossa 1941-1945, pp. 409-414.

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