Assedio di Firenze

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Assedio di Firenze parte della guerra della Lega di Cognac
L'assedio di Firenze, affresco in Palazzo Vecchio
Data	14 ottobre 1529 –12 agosto 1530
Luogo	Firenze
Causa	Ingraziarsi Papa Clemente VII dopo il Sacco di Roma
Esito	Vittoria decisiva imperiale e resa di Firenze
Schieramenti
Sacro Romano Impero Repubblica Fiorentina Regno di Francia
Comandanti
Ferrante I Gonzaga Alessandro I Gonzaga Ascanio I Colonna Sciarra Colonna Camillo Colonna Giulio Colonna Giovanni Girolamo Colonna Marzio Colonna Giambattista Savelli Filiberto di Chalon Pier Maria III de' Rossi Pagolo da Lari Fabrizio Maramaldo Pier Luigi Farnese Konrad von Boyneburg-Bemelberg Ippolito da Correggio Giangiacomo Cesi Valerio Orsini Giovanbattista Borghese Alfonso Piccolomini Todeschini Francesco De Marchi Stefano Colonna di Palestrina Malatesta IV Baglioni Francesco Ferrucci † Pasquino Corso Michelangelo Buonarroti (come soldato) Mattia Varano di Camerino Giovanfrancesco Capponi Ludovico Guerrieri Bernardo Strozzi Biagio di Monluc Renzo degli Anguillara
Effettivi
esercito imperiale esercito fiorentino
Perdite
14000 8000
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Manuale

L'assedio di Firenze del 1529-1530 fu l'atto finale dell'imposizione del predominio Imperiale in Italia per opera di Carlo V d'Asburgo.

Avendo piegato le ultime resistenze alla sua politica egemonica col sacco di Roma e la resa di papa Clemente VII alla cui signoria Firenze si era ribellata, allo scopo di contentare il nuovo alleato e farsi perdonare l'inaudito attacco al papato, Carlo V dovette, pur con scarso entusiasmo, adattarsi a ristabilire la famiglia Medici al governo della città, creando il ducato di Firenze.