Assedio di Gaeta (1860)

Assedio di Gaeta
parte della campagna piemontese in Italia centrale
La batteria Santa Maria della fortezza di Gaeta dopo l'assedio. Sullo sfondo, la squadra navale che partecipò ai bombardamenti
Data5 novembre 1860 - 13 febbraio 1861
LuogoGaeta
CausaAnnessione al Regno di Sardegna dei territori del Regno delle Due Sicilie
EsitoVittoria delle truppe sabaude
Modifiche territorialiGaeta annessa al neonato Regno d'Italia
Schieramenti
Bandiera del Regno di Sardegna Regno di Sardegna
Ex soldati dell'esercito borbonico
bandiera Regno delle Due Sicilie
Navi francesi e spagnole
Comandanti
Effettivi
16.063 uomini
180 cannoni a lunga gittata
10 navi
all'inizio dell'assedio (4 novembre 1860)[1]:
  • Corpo d'Esercito d'Operazioni:
    • 356 ufficiali
    • 10.056 soldati
    • 1.366 cavalli e muli
    • 46 cannoni
  • Guarnigione di Gaeta
    • 610 ufficiali
    • 11.927 soldati
    • 43 cavalli e muli
    • 60 cannoni
    • 5 navi

alla resa (13 febbraio 1861)[1]:

  • 920 ufficiali ed impiegati
  • 10.600 soldati
  • pochi cavalli e muli
  • 35.250 colpi esplosi[2]:
Perdite
50 morti, 350 feritialla resa (13 febbraio 1861)[1]:
  • 826 morti (di cui 17 ufficiali)
  • oltre 1.400 feriti (di cui 26 ufficiali)
  • 200 dispersi
  • oltre 100 morti o feriti civili
Voci di battaglie presenti su Wikipedia

L'assedio di Gaeta tra il 5 novembre 1860 e il 13 febbraio 1861 fu uno degli ultimi fatti d'armi delle operazioni di conquista dell'Italia Meridionale nel corso del Risorgimento italiano.

Raffaele Pontremoli, Manfredo Fanti a Mola di Gaeta, 1860, Museo del Risorgimento di Modena

La città di Gaeta, al confine tra il Regno delle Due Sicilie e lo Stato Pontificio, era difesa dai soldati dell'esercito delle Due Sicilie, ivi arroccati dopo la Spedizione dei Mille e l'intervento della Regia Armata Sarda. La caduta di Gaeta, insieme con la presa di Messina e l'assedio di Civitella del Tronto, portò alla proclamazione del Regno d'Italia. È stato uno degli ultimi grandi assedi condotti con il metodo cosiddetto scientifico. L'esercito assediante fece uso infatti dei moderni cannoni a canna rigata che decretarono il superamento delle fortificazioni costruite fuori terra.

  1. ^ a b c Quandel, p. 332 [1].
  2. ^ Quandel, p. 326 [2].

From Wikipedia, the free encyclopedia · View on Wikipedia

Developed by Tubidy