Assedio di Gassan-Toda parte del Periodo Sengoku | |||
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Data | 1542 - 1543 | ||
Luogo | castello di Gassantoda, provincia di Izumo | ||
Esito | assedio fallito, ritirata Ōuchi | ||
Schieramenti | |||
Comandanti | |||
Effettivi | |||
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L'assedio del castello di Toda (月山富田城の戦い?, Gassan Toda-jō no Tatakai) fu una battaglia avvenuta durante il periodo Sengoku in Giappone. Avvenne nel 1542–1543 e fu il primo di tre tentativi di conquista del castello, roccaforte del clan Amago. Gli altri due assedi avvennero nel 1565-1567 e nel 1569, anno in cui il castello cadde definitivamente nelle mani dei Mōri.
Gli Amago, dopo essere stati sconfitti nell'assedio di Kōriyama, si ritirarono nella loro provincia di Izumo; Ōuchi Yoshitaka cercò di sfruttare l'occasione e ne invase la provincia, assediando il castello di Gassan-Toda approfittando anche della morte di Amago Tsunehisa, ex daimyō Amago in ritiro, avvenuta nel novembre 1541[1].
Le forze Ōuchi partirono per la provincia di Izumo all'inizio del gennaio 1542. Yoshitaka guidava l'armata supportato dai suoi migliori generali tra i quali Sue Harukata, Sugi Shigenori, Naitō Okimori, Reizei Takatoyo e Hironaka Takashi. Dopo una pausa per le preghiere di vittoria al santuario di Itsukushima, si unirono alle forze di Mōri Motonari e entrarono nella provincia di Izumo in aprile. Dopo piccole vittorie in luglio, arrivarono al castello di Gassan-Toda nel marzo 1543 ponendolo sotto assedio. Ma l'assedio diventò subito arduo, per la tenacia della resistenza Amago e per la guerriglia esterna che tagliavano l'approvvigionamento agli assedianti. Alla fine numerosi servitori Ōuchi cambiarono schieramento e si unirono agli assediati e l'assedio venne abbandonato.
Nel mese di maggio le forze Ōuchi iniziarono a ritirarsi. Yoshitaka ritornò a Yamaguchi (Suō) mentre Motonari, ritornando nella provincia di Aki, per poco non venne catturato dalle forze Amago che lo incalzavano.
Yoshitaka, dopo la sconfitta, iniziò a disinteressarsi della guerra e pose le basi per la sua successiva caduta[2].