Astronomia amatoriale

Tre astrofili osservano il cielo estivo

L'astronomia amatoriale è quella parte dell'astronomia che viene svolta dagli astrofili (dal greco astèr, "stella", e philos "amico"), appassionati di astronomia sprovvisti di qualifiche proprie della professione di astronomo ma che tuttavia si dilettano nello studio e nell'osservazione dei fenomeni astronomici. In pratica la parola "astronomo" è riservata ai professionisti (ad esempio laureato in astrofisica ); mentre "astrofilo" è riservata ai non professionisti appassionati di astronomia.

L'astronomia amatoriale ha svolto e continua a svolgere un ruolo molto importante all'interno dell'astronomia. La mancanza di strumenti estremamente avanzati (disponibili soltanto presso i grandi osservatori astronomici, o a bordo di sonde spaziali) impedisce ai dilettanti di compiere ricerche in particolari settori dell'astrofisica.

Tuttavia il ruolo degli astrofili è fondamentale nei settori dell'astronomia in cui sono necessarie un grande numero di osservazioni e una costanza che gli astronomi professionisti non sono in grado di mantenere. I settori in cui gli astrofili mantengono un ruolo di un certo rilievo sono:

Ammasso aperto delle Pleiadi immortalate con telescopio tripletto apocromatico e camera astronomica.

La prima attestazione in italiano del termine "astrofilo" potrebbe collocarsi verso l'inizio dell'Ottocento[1].

Un astrofilo possiede generalmente un piccolo telescopio ed un corredo di piccoli accessori coi quali ama passare le notti all'aperto osservando visivamente o fotograficamente la volta stellata.

  1. ^ Chi è, e chi vorrebbe essere, l'astrofilo?[collegamento interrotto] di Piero Bianucci su La Stampa.

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