Astronomia greca

Voce principale: Storia dell'astronomia.
Atlante sorregge la volta celeste dell'universo, su cui sono disposte in sembianze mitologiche le costellazioni osservate dai greci nell'anno 129 a.C.[1] (Atlante Farnese, II sec. d.C., custodito al Museo archeologico nazionale di Napoli)

La storia dell'astronomia greca concerne gli scritti e le nozioni di argomento astronomico espressi nella lingua greca antica. Trattandosi di una lingua franca diffusa su una vasta area geografica a seguito delle conquiste di Alessandro Magno, non si limita solamente all'antica Grecia o all'etnia greca, ma si estende dall'età arcaica fino a quella ellenistica.

Essa si caratterizza, fin dagli esordi, dalla ricerca di una spiegazione razionale dei fenomeni celesti.[2] La maggior parte delle costellazioni dell'emisfero settentrionale deriva dalla concezione astronomica greca, così come la denominazione di diverse stelle, pianeti, asteroidi.[3]

  1. ^ Bradley E. Schaefer. The epoch of the constellations on the Farnese Atlas and their origin in Hipparchus's lost catalogue (PDF) in Journal for the history of astronomy, XXXVI (2005), pp. 167–196 (Versione HTML) (EN) .
  2. ^ Fritz Krafft, Astronomy, in Hubert Cancik e Helmuth Schneider (a cura di), "Brill's New Pauly", 2009.
  3. ^ H. Thurston, Early Astronomy, p. 2, Springer, 1994.

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