Atom Heart Mother

Atom Heart Mother
album in studio
ArtistaPink Floyd
Pubblicazione2 ottobre 1970
Durata51:46
Dischi1
Tracce5
Genere[1]Rock progressivo
Art rock
Musica sperimentale
Rock sinfonico
EtichettaHarvest Records, EMI
ProduttorePink Floyd, Norman Smith
RegistrazioneAbbey Road, Londra
FormatiLP da 12", MC e Stereo8
Altri formatiCD
CopertinaHipgnosis
Noten. 55 Bandiera degli Stati Uniti
n. 1 Bandiera del Regno Unito
n. 5 Bandiera dell'Italia
Certificazioni originali
Dischi d'oroBandiera dell'Austria Austria[2]
(vendite: 25 000+)
Bandiera della Francia Francia[3]
(vendite: 100 000+)
Bandiera della Germania Germania[4]
(vendite: 250 000+)
Bandiera del Regno Unito Regno Unito[5]
(vendite: 100 000+)
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti[6]
(vendite: 500 000+)
Certificazioni FIMI (dal 2009)
Dischi di platinoBandiera dell'Italia Italia[7]
(vendite: 50 000+)
Pink Floyd - cronologia
Album successivo
(1971)
Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
AllMusic[8]
Piero Scaruffi[9]
Robert ChristgauD+[10]
Rolling Stone[11]
Sputnikmusic3.0 (Good)[12]
OndaRockPietra miliare[13]

Atom Heart Mother è il quinto album in studio del gruppo musicale britannico Pink Floyd, pubblicato nel 1970, il primo del gruppo ad arrivare alla prima posizione nel Regno Unito.

È uno dei primi album pubblicati da una major (EMI) a non recare il nome del gruppo in copertina. Il mixaggio fu opera di Peter Bown e Alan Parsons, con l'apporto di Ron Geesin per l'arrangiamento orchestrale della title track.[14][15]

  1. ^ (EN) Mark Blake, Pink Floyd: The Story Behind Atom Heart Mother, su teamrock.com, TeamRock, 22 settembre 2016. URL consultato il 9 febbraio 2017.
  2. ^ (DE) Pink Floyd - Atom Heart Mother – Gold & Platin, su IFPI Austria. URL consultato il 4 gennaio 2011.
  3. ^ (FR) Les Certifications depuis 1973, su infodisc.fr. URL consultato il 13 maggio 2015. Selezionare "PINK FLOYD" e premere "OK".
  4. ^ (DE) Pink Floyd – Atom Heart Mother – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 21 gennaio 2023.
  5. ^ (EN) BRIT Certified, su bpi.co.uk, British Phonographic Industry. URL consultato il 15 novembre 2015. Digitare "Atom Heart Mother" in "Search BPI Awards" e premere Invio.
  6. ^ (EN) Pink Floyd - Atom Heart Mother – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 4 giugno 2015.
  7. ^ Atom Heart Mother (certificazione), su FIMI. URL consultato il 21 maggio 2018.
  8. ^ (EN) Atom Heart Mother, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 27 ottobre 2017. Modifica su Wikidata
  9. ^ (ENIT) Piero Scaruffi, Pink Floyd, su The History of Rock Music, 1999.
  10. ^ (EN) Robert Christgau, Pink Floyd, su Robert Christgan - Dean of American Rock Critics.
  11. ^ (EN) Pink Floyd: Album Guide, su Rolling Stone. URL consultato il 29 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2011).
  12. ^ (EN) Irving, Pink Floyd - Atom Heart Mother, su Sputnikmusic, 18 settembre 2010.
  13. ^ Sigfrido Menghini, Pink Floyd - Atom Heart Mother :: Le Pietre Miliari di OndaRock, su ondarock.it, 9 giugno 2013. URL consultato il 20 ottobre 2023.
  14. ^ Nicholas Schaffner, 2005.
  15. ^ Ron Geesin, Duet for One String Banjo and Water Cistern (1971), in Leonardo Music Journal, vol. 11, 2001-12, pp. 99–99, DOI:10.1162/lmj.2001.11.99a. URL consultato il 4 ottobre 2022.

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