L'Atto d'indipendenza della Lituania (in lituano Lietuvos Nepriklausomybės Aktas), o Atto del 16 febbraio, è stato firmato dal Consiglio della Lituania il 16 febbraio 1918. L'atto afferma l'indipendenza della Lituania, governata dai principi democratici, designando Vilnius come capitale.
L'atto fu firmato dai venti rappresentanti del Consiglio, presieduti da Jonas Basanavičius, esponente di primo piano del Risveglio nazionale lituano.
Il percorso della dichiarazione fu lungo e complesso poiché la presenza dell'Impero tedesco aveva aumentato la pressione sul Consiglio, che dovette operare considerando sia i tedeschi, le cui truppe erano presenti in Lituania, che le richieste del popolo.[1]
La dichiarazione non ebbe effetto immediato, dato che i tedeschi avevano vietato la diffusione dell'atto (che tuttavia avvenne illegalmente): solo dopo la cessazione delle influenze teutoniche (basti pensare al Regno di Lituania)[2] e alla sconfitta dell'Impero tedesco nella prima guerra mondiale, poté essere avviato un primo governo lituano. Dopo aver ottenuto una parziale indipendenza, l'esercito lituano, affiancato dalla neonata Repubblica di Weimar, combatté dal 1918 al 1920 contro la Russia e la Polonia, per difendere la propria indipendenza.
I contenuti dell'atto gettarono le basi legali per l'esistenza della Lituania moderna, sia durante il periodo interbellico che dopo il 1990.[3] L'atto ha dettato anche i principi di tutte le carte costituzionali lituane successive, tra cui rientra sicuramente anche l'Atto di Restaurazione dello Stato di Lituania del 1990.[4] La Lituania infatti, nel processo di distaccamento dall'URSS, affermò che il documento di restaurazione dello Stato indipendente, pur se operativo solo nei venti anni di periodo interbellico, conservasse ancora il proprio valore legale.[5]
Oggi, il 16 febbraio rappresenta una festività nazionale in Lituania (Lietuvos valstybės atkūrimo diena, ossia Giorno della Restaurazione dello Stato Lituano).
Il 29 marzo 2017, è stato ritrovato il documento originale presso l'archivio diplomatico di Berlino, in Germania.
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