L'autismo (in greco antico: αὐτός?, autós ("stesso")), detto anche disturbo dello spettro autistico (in inglese Autistic Spectrum Disorders, ASD), è un insieme di sindromi ad esordio precoce, che presentano compromissione dell'interazione sociale, incluse comunicazione verbale e non verbale, ristrettezza d'interessi e comportamenti ripetitivi.[1] Eugen Bleuler aveva usato per primo la definizione di autismo per una patologia psichiatrica di adulti. Leo Kanner, osservando i sintomi fra loro simili di 11 bambini, nel 1943[2] aveva ripreso da Bleuler il termine autismo per definire questa patologia, aggiungendovi “infantile precoce”. Perciò questa patologia venne chiamata anche sindrome di Kanner [3][4][5] e classificata dall’ICD-9 nel 1990 fra le Psicosi con origine specifica nell’infanzia. Grunya Sukhareva, esponente della neuropsichiatria infantile sovietica, è la prima ad aver descritto il disturbo dello spettro autistico ad alto funzionamento in un articolo pubblicato nel 1925 in russo[6].
Nel manuale DSM-5-TR la sindrome di Asperger viene riunita nei Disturbi dello spettro autistico che rientrano tra i disturbi del neurosviluppo e possono essere classificati in tre livelli di supporto necessario; il primo livello raccoglie gran parte delle persone prima classificate con la sindrome di Asperger.