Ayyubidi

Sultanato d'Egitto e Siria
Sultanato d'Egitto e Siria – Bandiera
Dati amministrativi
Nome completoSultanato Ayyubide
Nome ufficialeالدولة الأيوبية
(al-Dawla al-Ayyūbiyya)
o الأيوبيون
(al-Ayyūbiyyūn)
Lingue ufficialiArabo
Lingue parlateArabo
Curdo
Copto
CapitaleIl Cairo (1171–1254)
Damasco (1174–1260)
Aleppo (1183-1260)
Hama (1178-1334)
Politica
Forma di StatoSultanato
Forma di governoMonarchia
Nascita1171 con Ṣalāḥ al-Dīn Yūsuf ibn Ayyūb (Saladino)
Fine1334 con al-Afḍal Muḥammad
Territorio e popolazione
Bacino geograficoEgitto, Siria, Mesopotamia e Yemen
Massima estensione2.000.000 km2 nel 1200
Economia
ValutaDīnār
Religione e società
Religioni preminentiIslam sunnita
Religione di StatoIslam sunnita
Il sultanato ayyubide nel 1193, alla morte di Saladino
Evoluzione storica
Preceduto daDinastia fatimide
Succeduto da Sultanato mamelucco d'Egitto
I domini ayyubidi (in giallo) e quelli degli altri regni del Mediterraneo e del Vicino Oriente del tempo.

Gli Ayyubidi furono una dinastia curdo-musulmana fondata dal condottiero curdo Saladino, dopo la morte nel 1174 dello zengide Nur ed-Din (che era stato signore di Ṣalāḥ al-Dīn). La dinastia finì con la morte dell'ultimo sultano al-Ṣāliḥ Ayyūb e l'assassinio di suo figlio al-Muʿaẓẓam Tūrānshāh nel 1249-50 da parte dei Mamelucchi del corpo dei Bahriyya, che entreranno in possesso della parte occidentale del regno ayyubide (Sultanato mamelucco del Cairo).

Il nome deriva dal genitore di Saladino, Ayyūb (Giobbe), che col fratello Shīrkūh entrò al servizio degli Zengidi, impegnati allora nel contrasto delle forze crociate nell'area siro-palestinese. Il regno costituì una federazione semifeudale unita da legami di consanguineità tra i suoi principi, che dovevano fedeltà al sultano d'Egitto.[1]


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