Bartolomeo Ghetti

Bartolomeo (o Baccio) Ghetti (... – 1536) è stato un pittore rinascimentale italiano che solo recentemente è emerso grazie a una ricerca storica.

Le informazioni finora pervenuteci riguardo alla carriera di Ghetti si basano principalmente su una breve nota di Giorgio Vasari, contenente poche menzioni nei documenti e una mezza dozzina di dipinti minuziosamente rifiniti. Vasari accenna brevemente a Ghetti, che egli chiama "Baccio Gotti" nelle Vite, descrivendolo come un allievo di Ridolfo del Ghirlandaio e affermando che lavorò in Francia alla corte del re Francesco I. Nessuna delle opere di Ghetti era nota fino al 2003, anno di pubblicazione (da Louis Alexander Waldman, sul Burlington Magazine) di documenti che dimostrano che l'artista dipinse e restaurò una serie di opere per la chiesa di San Pietro a Selva, nei pressi di Malmantile nella valle dell'Arno inferiore. L'unico dipinto del XVI secolo nella chiesa è una lunetta affrescata raffigurante la Madonna col Bambino. Waldman ha individuato questo dipinto come opera del Maestro della Carità di Copenaghen, un artista anonimo influenzato da Ridolfo del Ghirlandaio (il nome deriva dalla sua opera più bella, una allegoria della Carità che ora si trova nel Statens Museum for Kunst, a Copenaghen). Le coincidenze tra il dipinto e il documento portarono lo studioso all'identificazione del Maestro della Carità di Copenaghen come Bartolomeo Ghetti.


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