Battaglia dei Campi Raudii

Battaglia dei Campi Raudii
parte delle guerre cimbriche
Alexandre-Gabriel Decamps, La sconfitta dei Cimbri, 1833, Museo del Louvre
Data30 luglio 101 a.C.
LuogoVercelli (secondo altre teorie tra Rovigo e Ferrara o secondo altri ancora Cimbriolo, nel Mantovano), oppure Roddi nelle Langhe
EsitoDecisiva vittoria romana
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
60.000 uomini50.000 uomini
Perdite
140.000 morti e 60.000 prigioniericirca 1.000 morti
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La battaglia dei Campi Raudii, conosciuta anche come battaglia di Vercelli, fu combattuta nel 101 a.C. fra un esercito della Repubblica romana, comandato dal console Gaio Mario, e un corpo di spedizione[1] formato da tribù germaniche di Cimbri, vicino all'insediamento di Vercellae, nel territorio di quella che a quel tempo era la Gallia Cisalpina o a Cimbriolo, nel Mantovano. I Cimbri furono letteralmente distrutti, con più di 140.000 morti e 60.000 prigionieri, compresi moltissimi fra donne e bambini. Una gran parte del merito di questa vittoria fu attribuito a Lucio Cornelio Silla, legato del proconsole Quinto Lutazio Catulo, che comandava la cavalleria romana e degli alleati italici.

  1. ^ Theodore Mommsen, Storia Romana volume secondo, Milano, Guigoni, 1865, p. 158.

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