Battaglia di Aleppo parte della guerra civile siriana | ||||
---|---|---|---|---|
In senso orario: Un carro armato distrutto in strada, gli edifici di Piazza Saadallah al-Jabiri dopo i bombardamenti di Aleppo dell'ottobre 2012, abitanti in fila per il cibo, un soldato dell'Esercito siriano libero cammina tra le macerie | ||||
Data | 19 luglio 2012 - 22 dicembre 2016 | |||
Luogo | Aleppo, Siria | |||
Esito | Vittoria delle forze governative siriane e dei loro alleati | |||
Schieramenti | ||||
| ||||
Comandanti | ||||
Effettivi | ||||
| ||||
Perdite | ||||
31.275 morti complessivi (in tutta la provincia) | ||||
Voci di battaglie presenti su Wikipedia | ||||
La battaglia di Aleppo[4] è stata una battaglia occorsa durante la guerra civile siriana, una delle più lunghe e sanguinose battaglie di tutta la guerra.
Iniziata il 19 luglio 2012, ha coinvolto numerose delle organizzazioni e gruppi armati nella guerra civile siriana[5] ed ha portato alla divisione della città in due parti controllate rispettivamente dal governo (Aleppo Ovest) e dai ribelli (Aleppo Est), trasformandosi sostanzialmente in una guerra di posizione con vari tentativi di avanzamento da ambo le parti.
Un aspetto che ha reso molto feroce la battaglia è stato il fatto che entrambe le fazioni siano riuscite a tagliare i rifornimenti dalle retrovie nemiche, giungendo quindi ad una situazione in cui tutta la città si trovò contemporaneamente sotto assedio.
Nella seconda metà di dicembre del 2016 le forze governative, dopo aver rotto l'assedio ribelle e grazie anche al supporto dei miliziani curdi, hanno riconquistato interamente la parte est della città.
Le azioni di guerriglia e guerra di posizione e i bombardamenti massicci sugli edifici, in quattro anni di scontri, hanno devastato la città. A causa dell'altissimo numero di morti, stimato in almeno 31.000, la battaglia di Aleppo è nota anche come la "madre delle battaglie" e la città stessa è talvolta soprannominata "la Stalingrado di Siria".