Battaglia di Bir Hacheim

Battaglia di Bir Hacheim
parte della campagna del Nordafrica della seconda guerra mondiale
La Légion all'assalto del nemico a Bir Hacheim.
Data27 maggio - 11 giugno 1942
LuogoBir Hacheim, Libia
EsitoIncerto: vittoria militare dell'asse,
ma vittoria tattica francese
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
Variabili nel corso della battaglia5.000 di cui 3.703 combattenti[1]
Perdite
Incerte;
circa 3.300 tra morti, feriti e prigionieri
141 morti
229 feriti
814 prigionieri
53 cannoni
50 veicoli
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La battaglia di Bir Hacheim (Libia, 27 maggio - 11 giugno 1942) costituisce un episodio della più ampia battaglia di Ain el Gazala, durante la quale il generale tedesco Erwin Rommel – al comando della Panzerarmee Afrika – riuscì ad espugnare la fortezza di Tobruk, in mano delle forze britanniche, ottenendone la resa il 21 giugno 1942[2][3][4].

Questo risultato permise a Rommel – promosso intanto Generalfeldmarschall - a chiedere e ottenere da Hitler (che convinse anche Mussolini) l'autorizzazione ad ulteriormente avanzare verso l'Egitto.

La 1ª Brigata delle Forze della Francia Libera (generale di brigata Marie-Pierre Kœnig) dopo aver efficacemente fortificato questa posizione, la difese coraggiosamente, ostacolando con grande perizia e decisione le operazioni delle preponderanti forze italo-tedesche nel settore. Tale resistenza ebbe grande risonanza internazionale e fece conoscere al mondo intero la professionalità e il valore dei soldati della Francia Libera.

Bir Hacheim in arabo significa "Pozzo del saggio" o anche "Pozzo del Capo" (per quanto riguarda l'ortografia, Koenig in premessa delle sue memorie, preferisce "Bir Hakeim" piuttosto che "Bir Hakim"[5][6]) e indica il luogo di un’antica oasi che rappresentava l’estremo sud della linea di difesa britannica che – partendo dalla costa tra Gazala e Tobruk - si snodava per circa 70 km verso il deserto libico.

  1. ^ Tricolor over the Sahara: the desert battles of the Free French, 1940-1942, Edward L. Bimberg, Greenwood Publishing Group, 2002, p. 109, 101
  2. ^ « Kesselring aveva assicurato di poter neutralizzare Malta con la Luftwaffe, ragion per cui Hitler e Mussolini ritennero che l’invasione di Malta poteva nel caso avvenire dopo la presa di Tobruk da parte di Rommel. Fu ciò che gli fu ordinato di fare e successivamente di mettersi sulla difensiva alla frontiera egiziana. Rommel concentrò dunque il suo piano sul compito che gli era stato fissato »Carver, p.180
  3. ^ « il piano comprendeva la rapida conquista della fortezza di Tobruk. La mia libertà di operazione era stata limitata dal Duce fino al confine egiziano » Rommel, p.130
  4. ^ Nel senso che la conquista di Tobruk costituisse l’obiettivo finale del piano di battaglia di Rommel cfr anche Rondeau, p.184, Lemay, p.229 e Playfair, p.195 e 219
  5. ^ "J'ai ortographié le lieu principal de nos combats Bir Hakeim et non Bir-Hakim ou Bir-Hacheim....Les cartes ou documents écrits ne nous ont fourni aucune certitude à ce sujet. Je pense que le problème est de peu d'importance"Koenig, p.16 (Ndr: Il nome di un ponte di Parigi e della relativa stazione di metropolitana vicino alla Tour Eiffel, dati in commemorazione della battaglia, è: "Bir Hakeim").
  6. ^ Sembra che i difensori del caposaldo utilizzassero comunque l'ortografia "Bir Hacheim" poiché si servivano di carte topografiche italiane Robinet, p.54

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