Battaglia di Goito

Disambiguazione – Se stai cercando la battaglia dell'8 aprile 1848, vedi Battaglia del ponte di Goito.
Battaglia di Goito
parte della prima guerra d'indipendenza italiana
Particolare dell’affresco della battaglia di Goito nella Torre di San Martino
Data30 maggio 1848
LuogoGoito, Regno Lombardo-Veneto
EsitoVittoria tattica piemontese
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
14.700 fanti
2.400 cavalleggeri
43 cannoni da campagna[2]
Secondo le fonti: 11.200 fanti, 950 cavalleggeri e 33 cannoni da campagna[2];
oppure 26.000 uomini complessivi[3].
Perdite
43 morti
253 feriti[4]
68 morti
331 feriti
4 prigionieri
219 fra dispersi e disertori[4]
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La battaglia di Goito fu un episodio della prima guerra d'indipendenza italiana. Ebbe luogo il 30 maggio 1848 quando l'esercito austriaco di Josef Radetzky attaccò il 1º Corpo d'armata dell'esercito piemontese di Carlo Alberto schierato a protezione del ponte sul Mincio presso Goito, nel Lombardo-Veneto austriaco.

La battaglia si concluse con la vittoria dei piemontesi comandati dal generale Eusebio Bava. Con essa il piano strategico di Radetzky di aggiramento dell’esercito nemico schierato sul Mincio, nonostante la vittoria di Curtatone e Montanara del giorno prima, fallì.

La vittoria dei piemontesi fu però solo tattica, perché l’esercito austriaco conservò la sua forza e l’iniziativa di manovra che aveva acquisito dopo la battaglia di Santa Lucia. La sua rivalsa non tardò infatti a manifestarsi nella battaglia di Monte Berico del 10 giugno successivo, scontro con il quale Radetzky conquistò Vicenza.

  1. ^ Ferdinando II di Borbone si era ritirato dal conflitto contro l’Austria e l’ordine era giunto al comando napoletano a Bologna il 21 maggio 1848. Tuttavia il 10º Reggimento continuò a operare con i piemontesi fino alla battaglia di Goito.
  2. ^ a b Kunz, p. 51.
  3. ^ Giglio, p. 184.
  4. ^ a b Fabris, p. 63.

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