La battaglia di Kesab, denominata anche operazione Al-Anfal[20], è stata una battaglia occorsa durante la guerra civile siriana, iniziata il 21 marzo 2014[21].
L'offensiva, guidata dalle milizie islamiste Fronte al-Nusra e Fronte Islamico[21] ha avuto come obiettivi la conquista dell'ultimo valico di frontiera tra Siria e Turchia rimasto sotto il controllo governativo e la riduzione della pressione dell'esercito siriano nelle zone dove i ribelli si trovano più in difficoltà, come nel Qalamoun, costringendolo a spostare parte delle truppe[11].
L'operazione si è svolta nel nord del governatorato di Latakia, in un'area della Siria rimasta estranea alle fasi più violente della guerra civile e fortemente filogovernativa in quanto abitata da popolazione di religione alawita o cristiana armena[22]. In questa zona sorge anche il villaggio da cui proviene la famiglia di Bashar al-Assad[23].
La battaglia ha provocato un innalzamento della tensione tra Siria e Turchia a seguito dell'abbattimento di un caccia siriano da parte dell'aviazione turca e delle accuse rivolte al governo turco di dare riparo ai miliziani ribelli. Anche a seguito di questo evento, si verifica un inasprimento dell'odio settario tra la comunità alawita e la minoranza turkmena[9].
^(EN) Ziad Haydar, Syrian army regains Kassab, in Al Monitor, 16 giugno 2014. URL consultato il 21 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 10 agosto 2014).
^ab(EN) Marlin Dick, Fear and loathing descending on Latakia, in The Daily Star, 31 marzo 2014. URL consultato il 29 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 30 marzo 2019).
^ab(EN) Syrian rebels battle deeper into Latakia, in The Daily Star, 27 marzo 2014. URL consultato il 29 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 9 settembre 2018).