Battaglia di Nagashino

Battaglia di Nagashino
parte del Periodo Sengoku
Sakai Tadatsugu (hatamoto al servizio dei Tokugawa) sprona le truppe all'attacco del castello di Nagashino nel 1575, stampa di Yoshitoshi
Data28 giugno 1575
LuogoNagashino, provincia di Mikawa, Giappone
EsitoVittoria della coalizione Oda-Tokugawa
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
15 00038 000
Perdite
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La battaglia di Nagashino (長篠の戦い Nagashino no Tatakai) è un combattimento avvenuto nel 1575 vicino all'omonimo castello nella pianura di Shidaragahara (設楽原, attualmente Shinshiro), nella provincia di Mikawa in Giappone. Il castello era posto sotto assedio da parte delle forze di Takeda Katsuyori (武田勝頼) sin dal 17 giugno dello stesso anno; Okudaira Nobumasa (奥平貞昌), un vassallo di Tokugawa, era al comando delle forze difensive. Le truppe del clan Takeda attaccarono poiché il castello rappresentava una minaccia per le linee di rifornimento. Degno di nota il sacrificio di Torii Suneemon, servitore di Nobumasa, il quale, dopo esser stato catturato si sacrificò per avvisare la guarnigione del castello che i rinforzi erano in arrivo.

Infatti sia Tokugawa Ieyasu (徳川家康) che Oda Nobunaga (織田信長) mandarono truppe per rompere l'assedio, e le loro forze combinate riuscirono a sconfiggere Takeda Katsuyori. L'abilità nell'utilizzo di armi da fuoco da parte di Nobunaga per avere la meglio sulle tattiche di cavalleria di Takeda è spesso citata come un punto di svolta nella tecnica militare giapponese: molti la citano come la prima battaglia giapponese "moderna". La carica di cavalleria era stata introdotta solo una generazione prima dal padre di Katsuyori, Takeda Shingen (武田信玄); per altro, le armi da fuoco erano già state usate in battaglie precedenti. L'innovazione di Oda Nobunaga furono gli steccati di legno e le scariche di fuoco a rotazione che portarono ad una decisiva vittoria a Nagashino.


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