Battaglia di Ponte Milvio

Battaglia di Ponte Milvio
parte della guerra civile romana (306-324)
Costantino vittorioso nella battaglia di Ponte Milvio, scuola di Raffaello
Data28 ottobre 312
LuogoRoma, nei pressi di Ponte Milvio
EsitoVittoria decisiva di Costantino I
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
90 000 fanti e
8 000 cavalieri[1]
oppure 40 000 armati[2]
oppure 25 000 armati[3]
170 000 fanti e
18 000 cavalieri[4]
oppure 100 000 armati[5]
oppure 20 000–25 000 armati[3]
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La battaglia di Ponte Milvio fu combattuta il 28 ottobre 312 tra l'imperatore romano Costantino I, che governava le regioni occidentali dell'impero, e l'usurpatore (imperatore in Italia e Africa, ma non riconosciuto dai colleghi della tetrarchia) Massenzio, nei pressi del Ponte Milvio a Roma.[6] A seguito della vittoria delle sue truppe, Costantino divenne l'unico sovrano della parte occidentale dell'impero, ulteriore passo nel suo percorso politico che lo portò a divenire imperatore unico e porre fine alla tetrarchia. Nel corso della battaglia, Massenzio morì annegato nel Tevere; il suo corpo fu poi estratto dal fiume e decapitato, e la sua testa fu fatta sfilare per le strade di Roma il giorno successivo alla battaglia prima di essere portata in Africa.[7]

L'importanza culturale della battaglia deriva dal racconto dei cronisti cristiani Eusebio di Cesarea e Lattanzio, secondo cui l'evento segnò l'inizio della conversione di Costantino al cristianesimo: Lattanzio narra che la notte prima della battaglia Costantino ebbe un sogno in cui gli fu detto di porre un simbolo cristiano sugli scudi dei suoi soldati; Eusebio racconta invece che, diverso tempo prima dello scontro, Costantino e i suoi soldati ebbero una visione celeste inviata dal Dio cristiano. L'Arco di Costantino, eretto per celebrare la vittoria, attribuisce certamente il successo di Costantino all'intervento divino; tuttavia, il monumento non mostra alcun simbolismo cristiano.

  1. ^ Zosimo, Storia nuova, II, 15, 1.
  2. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore PanegyriciIX3
  3. ^ a b Cowan 2016, p. 77.
  4. ^ Zosimo, Storia nuova, II, 15, 2.
  5. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore PanegyriciIX5
  6. ^ Zosimo, Storia nuova, II, 16, 1-4.
  7. ^ (EN) Troels Myrup Kristensen, Maxentius' Head and the Rituals of Civil War, in H. Börm, M. Mattheis & J. Wienand (a cura di), Civil War in Ancient Greece and Rome Contexts of Disintegration and Reintegration, Stuttgart, Franz Steiner Verlag, 2005, p. 326.

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