Battaglia di Strasburgo parte delle campagne galliche di Giuliano | |
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Data | agosto 357 |
Luogo | Argentoratum, moderna Strasburgo |
Esito | Vittoria romana |
Schieramenti | |
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Perdite | |
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«En, [...] commilitones, diu speratus praesto est dies, compellens nos omnes, elutis pristinis maculis, Romanae maiestatis reddere proprium decus.»
«Eccovi, [...] o commilitoni, il giorno da lungo atteso, che ci spinge a lavare le antiche macchie per ridare alla maestà romana la gloria che le è propria.»
La battaglia di Strasburgo, nota anche come battaglia di Argentoratum dal nome latino di Strasburgo, fu combattuta nell'agosto 357 tra l'esercito dell'Impero romano guidato dal cesare Giuliano e la confederazione delle tribù degli Alemanni guidate dal re supremo Cnodomario.
Lo scontro di Strasburgo costituisce il momento decisivo al culmine della campagna condotta da Giuliano tra il 355 e il 357 per debellare le incursioni dei barbari in Gallia e ripristinare la linea difensiva dei forti romani lungo il Reno, che era stata gravemente danneggiata durante la guerra civile del 350-353 tra l'usurpatore Magnenzio e l'imperatore Costanzo II. Pur affrontando un nemico tre volte più numeroso, i soldati di Giuliano ottennero una vittoria completa soffrendo perdite trascurabili, e dopo un duro scontro giunsero a respingere gli Alemanni oltre il Reno, dopo aver inflitto loro gravi perdite. L'esercito di manovra di Giuliano, il suo comitatus, era piccolo ma molto ben addestrato: la battaglia fu vinta grazie alla forza e alla resistenza della fanteria romana, la quale fu in grado di sopperire a una pessima prestazione della cavalleria. Negli anni successivi a questa vittoria, Giuliano poté riparare e rinforzare le guarnigioni dei forti sul Reno e imporre la condizione di tributari alle tribù germaniche al di là del confine.
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