Blocco continentale

Il blocco continentale nel 1812

     Impero francese

     Stati clienti dell'Impero

     Altri Stati aderenti al blocco (Austria, Danimarca-Norvegia, Prussia, Russia, Svezia)

Napoleone Bonaparte ritratto da Paul Delaroche
Giorgio III, re di Gran Bretagna e Irlanda, e re di Hannover

Il cosiddetto blocco continentale fu il divieto imposto da Napoleone Bonaparte alle navi provenienti dal Regno Unito o dalle sue colonie di attraccare nei porti dell'Impero francese.[1] Il blocco fu stabilito dal decreto di Berlino, emanato da Napoleone il 21 novembre 1806.[2]

Napoleone giustificò questa palese violazione del diritto internazionale con l'esigenza di rispondere all'azione di blocco dei porti francesi già operata dalla Gran Bretagna la cui marina sequestrava da qualche tempo le navi francesi (ed anche qualche nave neutrale)[3].

  1. ^ «Si dichiara che le Isole britanniche si trovano in stato di blocco. Ogni contatto o commercio con le Isole Britanniche è vietato» Inoltre tutte le merci inglesi già immagazzinate in Europa dovevano essere confiscate ed i cittadini inglesi residenti internati.
  2. ^ Blocco continentale, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  3. ^ David Stephen Heidler e Jeanne T. Heidler, Encyclopedia of the War of 1812, Naval Institute Press, January 2004, p. 48, ISBN 978-1-59114-362-8.

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