Blockchain

Rappresentazione della blockchain con i blocchi della catena principale (blocchi neri), con il blocco di genesi (blocco verde) e i blocchi orfani (blocchi viola).

Una blockchain (in italiano: blocchi concatenati[1][2]) è un database in cui i singoli record, denominati "blocchi", sono collegati tra loro utilizzando la crittografia. I blocchi possono solamente essere aggiunti al database, non modificati né eliminati. Ogni blocco contiene, oltre ai dati, un hash crittografico del blocco precedente e una marca temporale, formando effettivamente una catena. I dati di un determinato blocco non possono essere modificati senza alterare i blocchi successivi. Ciò garantisce l'immutabilità e l'immodificabilità dei dati registrati, rendendo la blockchain adatta, per esempio, a registrare le transazioni in criptovaluta.

La blockchain è un registro distribuito (distributed ledger), ovvero un database decentralizzato, replicato in più copie gestite da soggetti diversi, senza un amministratore centrale. La coerenza tra le varie copie è garantita dal protocollo condiviso. Quando viene autorizzata l'aggiunta di un nuovo blocco, ogni nodo aggiorna la propria copia.

  1. ^ Antonio Garavaglia e Franco Petracchi, Complementi di informatica. Parte II, Milano, Masson Italia Editori, 1987, p. 106.
  2. ^ Maria Grazia Turri, Le criptovalute. Monete private del capitalismo digitale, Milano, Meltemi, 2020, ISBN 9788855191784.

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